Se vi erano dei dubbi sulla scelta della nuova location per il Festival della Cipolla Bianca di Castrovillari, questi sono stati subito dissolti. Il rione “S.Vito” e “Pontaniddo”, nonostante qualche oggettiva carenza da un punto di vista “strutturale”, è stato per molti una piacevole sorpresa. Scelta giusta e da riproporre con i dovuti miglioramenti il prossimo anno che ha trovato il plauso di molti cittadini e di tanti giovani che addirittura disconoscevano alcuni traatti di questo caratteristico scorcio della citta storica. La cipolla bianca che arriva a pesare anche 2 kg è ormai sulle tavole di tutti gli chef territoriali e inizia a diventare un vero e proprio must della cucina identitaria del Pollino e dell’intera Calabria. E’ la cipolla bianca di Castrovillari un prodotto che in questo periodo è nella sua fase di maturazione migliore, ormai cresciuto nella rete produttiva grazie al lavoro che la Denominazione Comunale ( De.Co.) ha prodotto sul territorio, attraverso il lavoro sinergico tra l’Amministrazione Comunale, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC), il Gal Pollino Sviluppo e i coltivatori locali, che hanno triplicato la porzione di territorio coltivata e le quantità di quintali immesse sul mercato.
“Abbiamo raggiunto anche i due ottimi risultati: nella stagione 2024 abbiamo addirittura triplicato la produzione rispetto al 2022 quando siamo partiti e abbiamo allungato la stagionalità. La cipolla bianca fino a qualche anno fa aveva una vita breve di due/tre mesi oggi proprio in virtù di questo lavoro, di questo gruppo coeso, vale a dire Amministrazione Comunale, l’ARSA e produttori, oggi abbiamo questo prodotto esattamente per 12 mesi all’anno quindi un ottimo risultato” ha affermato l’Assessore alle attività Produttive del Comune di Castrovillari, Nicola Di Gerio.
Un ecotipo che fino agli anni 70 a Castrovillari veniva prodotto in grandi quantità, poi un fermo di oltre 30 anni ma da 10 anni a questa, grazie all’associazione “Cipolla Bianca” e a tanti giovani agricoltori che usano le tecniche colturali dei contadini di una volta, e alla collaborazione con il CREA di Pontecagnano è tornata la regina della tavola.
“Un grande lavoro di squadra perché con i bandi regionali e attraverso i GAL si tenta di dare una mano ai produttori che non hanno abbandonato questo tipo di produzione ma anzi incrementato le produzioni” ha affermato il Commissario Straordinario dell’ARSAC, Fulvia Michela Caligiuri.
“Proprio qualche giorno fa, è scaduto un bando del GAL Pollino Sviluppo, legato proprio alla valorizzazione delle micro filiere di qualità di questo territorio e ben cinque produttori della Cipolla Bianca di Castrovillari hanno partecipato mettendo in campo una loro disponibilità di rischio di imprese nel senso che, da parte del GAL ci saranno dei finanziamenti cospicui pari al 55% l’altro 45% per l’ ammodernamento tecnologico, acquisto di materiale per le aziende e quant’altro, sarà a carico dei beneficiari quindi, questa è la dimostrazione che quel sogno di qualche anno fa è diventato una realtà” ha invece affermato Domenico Pappaterra, Presidente GAL Pollino Sviluppo. Particolarmente soddisfatto il Sindaco Mimmo Lo Polito che non ha dubbi: “La Cipolla Bianca sta crescendo anche nell’organizzazione. Dopo aver costituito l’Associazione sta crescendo nella divulgazione; l’obiettivo è quello di far conoscere un prodotto identitario e tutto ciò che ruota intorno a questo ecotipo. Dopo la De.Co. la novità di quest’anno quest’anno e la trasformazione della cipolla attraverso le confetture e non solo. Un ulteriore passo in avanti”.
La due giorni si è aperta con un interessante tavola rotonda, piena di spunti ed indicazioni da parte dei coltivatori locali, ascoltati dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo che ha voluto dare voce agli stessi produttori per conoscere cosa serve per l’ulteriore salto di qualità.
“La Cipolla Bianca di Castrovillari è un produzione di grande rilievo che in questi anni sta crescendo che, sta coinvolgendo giovani, sta quindi dando al territorio la misura di come, quando si valorizzano l’identità territoriale si genera economia e lavoro. Noi abbiamo affidato ai GAL, che non devono essere più replicati del PSR del PSP, gli strumenti per stare vicino ai territori e ad ascoltare le esigenze dei produttori per fare giusta promozione e valorizzare quanto di buono esiste sul territorio.” Così l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.
Da parte loro i produttori, con portavoce il presidente e il suo vice, dell’Associazione Cipolla Bianca di Castrovillari”, rispettivamente, Pasquale Stabile e Francesco Trapani , di potersi organizzare in cooperativa attraverso un consorzio che li porterebbe all’aumento della produzione aumentando così la manodopera e perché no, poter acquistare macchinari utili per la trasformazione della cipolla condividendone i costi.I produttori locali, hanno altresì chiesto all’Amministrazione Comunale, la possibilità di usufruire della sede ex mattatoio, oggi Casa della Cultura, per la trasformazione della Cipolla.