Come ogni anno anche in questa occasione il prgetto “ CIAK….UN PROCESSO SIMULATO PER EVITARE UN VERO PROCESSO” ha coinvolto gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado di Castrovillari, ed in particolare quelli della 1I che oggi presso il Tribunale di Castrovillari sono stati i protagonisti di questo percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità arrivato alla sua noa edizione. Iniziativa ideata dal Presidente Luciano Trovato e gestito dall’associazione CIAK Formazione e Legalità, in Calabria e in altre Regioni d’Italia, con il prezioso contributo della Fondazione CARICAL e dell’Associazione Nazionale Magistrati, con il patrocinio del comune di Castrovillari e di altri comuni della Regione Calabria.
Il progetto, lo ricordiamo, è finalizzato alla “messa in scena” di veri e propri processi penali minorili, che si tengono nelle aule del Tribunale, simulati dai ragazzi in collaborazione con gli operatori dello stesso Tribunale.
Gli studenti hanno affrontato uno degli argomenti più discussi in questi ultimi giorni e, per tale motivo, più che mai attuale: “il bullismo” nelle scuole. Negli ultimi mesi, questo progetto ha tenuto impegnati gli studenti, che in veste di attori, hanno messo in scena nell’aula del Tribunale di Castrovillari, la simulazione di questo processo. Anche quest’anno, la storia verte su un racconto di vita reale e parla di un’adolescente, Gaia, vittima di bullismo da parte di alcuni suoi amici e di suo padre che denuncia i ragazzi responsabili, accusati di essere la causa del tentato suicidio della figlia. Tale rappresentazione, ha il compito di risvegliare le coscienze di una società che, per anni, ha sottovalutato un grosso problema e ha fatto, principalmente capire ai ragazzi che il bullismo non è un gioco, non è divertente e che questo fenomeno non deve essere sottovalutato.
La partecipazione dei ragazzi al progetto è stata possibile grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Gianmarco D’ambrosio, il quale ha sostenuto fortemente il progetto – aderendo all’iniziativa sin dalla prima fase – confermando l’idea che “Ciak” sia canale di un efficace incontro tra il mondo della giustizia minorile e quello della scuola, nella consapevolezza che solo rendendo autentiche le esperienze vissute dai discenti si possa costruire apprendimento significativo per la vita.
Fondamentale per gli alunni e per la loro consapevole e fattiva preparazione è stato il lavoro della docente Anna De Gaio, referente del Progetto. I ragazzi anche quest’anno hanno avuto l’opportunità di fare un iter di arricchimento e approfondimento della cultura della legalità, anche grazie alla consueta sinergica collaborazione dei Docenti Natale, Mainieri, Iannicelli e dei genitori ha affermato la De Gaio. Grande emozione per i giovani alunni che hanno rispsoto egregiamente ed hanno avuto la possibilità di vivere un giorno molto particolare e altamente educativo. La fase di formazione dei ragazzi è stata curata per l’associazione Ciak formazione e Legalità dalle avvocatesse Francesca Marica ed Anna Filice.