E’ una vera e propria emergenza quella del personale infermieristico che manca all’interno dei reparti dello Spoke di Castrovillari. Un esercito di uomini e donne che dovrebbe essere al servizio delle funzionalità dei medici, insieme agli Oss, e che dovrebbe irrobustire l’attività anche di assistenza verso i degenti, e che invece rischia di mettere in crisi un sistema già deficitario e incapace di rendere operativa la sua funzionalità.
Dopo il rischio chiusura che riguarda ancora la Cardiologia e che non è per nulla rientrato, ora ad essere in crisi la capacità di assistenza dei pazienti è la Medicina generale diretta dal dottor Giuseppe Varcasia. Proprio in queste ore infatti la direzione generale potrebbe decidere – su necessità dovuta alla mancanza di personale – di dimezzare i posti dedicati ai ricoveri e alla degenza all’interno dell’unità operativa, diminuendo cosi la capacità di risposta rispetto all’utenza di un territorio ampio come quello del Pollino.
Dei 16 posti oggi disponibili, che spesso accolgono anche non solo ricoveri ordinari ma anche rispondono alle continue richieste di intervento dei casi che passano dal pronto soccorso, si potrebbe passare nella prossima settimana a 8, con una capacità dimezzata proprio per sopperire alla mancanza di infermieri e Oss che attualmente, tra trasferimenti e turni ferie, diventano sempre più merce rara. Il lavoro di quelli attualmente in servizio è spesso legata ai doppi turni, saltando i riposi previsti, proprio per garantire l’assistenza dovuta ai ricoverati. Ma è una situazione usurante che rischia di mandare in tilt un sistema già fragile, colpito dalla emorragia di personale che è diventato cronico e che è una della emergenze primarie da risolvere per tentare di mantenere in piedi ed efficiente la risposta sanitaria su questo territorio dell’alta Calabria.
Molti dei pazienti ricoverati è allettata e spesso registra degenze lunghe e senza Operatori socio sanitari (anch’essi carenti) gli infermieri in servizio sono costretti a svolgere le loro funzioni e anche quelle da Oss. Il personale trasferito e mancante non è mai stato rimpiazzato e la condizione generale rischia di diventare esplosiva. Nelle prossime ore potrebbe arrivare anche un intervento dei sindacati per rimarcare la necessità di rafforzare gli organici e garantire più assistenza all’interno delle corsie dell’ospedale Ferrari.