«La denuncia della Uil Flp di Cosenza che descrive la drammatica situazione in cui versa l’ospedale di Lungro è una cosa che ci preoccupa e ci vede responsabilmente al fianco del sindacato per la salvaguardia del presidio sanitario territoriale, che va difeso con ogni mezzo democratico per la tutela del diritto alla salute dei cittadini lungresi e di tutto il comprensorio».
Lo afferma a nome della minoranza in consiglio comunale Elisabetta Santoianni che in alcune occasioni si è resa disponibile per partecipare ad incontri presso l’Asp ai quali era presente la rappresentanza sindacale, proprio per ribadire la necessità di accendere i riflettori sulle carenze strumentali e di personale del Capt di Lungro.
«Dispiace evidenziare – aggiunge Santoianni – come a difendere la sopravvivenza dell’ospedale di Lungro non sia scesa in campo in primo luogo l’amministrazione comunale che sembra sorda ai bisogni di un così importante servizio sanitario per i cittadini ed il territorio. Ormai da mesi la dialisi va avanti solo per l’attaccamento e la passione dei pochi medici rimasti in servizio, senza che nessuno si preoccupi di battagliare per averne di più ed evitare turni massacranti agli eroici due professionisti che resistono per dare assistenza ai pazienti. Così come nulla è stato fatto per il fantomatico progetto di medicina di prossimità sbandierato in campagna elettorale e mai di fatto realizzato. A Lungro stiamo depauperando quel poco che era rimasto, nel disinteresse della politica locale. Si paventa la chiusura del punto di primo intervento, la radiologia è chiusa da Giugno e se non fosse per il sindacato e per il nostro impegno al loro fianco tutto sarebbe già andato perduto. Serve una inversione di rotta, sapendo che la sanità non ha colore politico ma tutti insieme bisognerebbe lavorare per salvaguardarla a beneficio della cittadinanza».