La crisi di personale che interessa la sanità regionale rischia di segnare in negativo le prestazioni della residenza sanitaria assistenziale medicalizzata dell’ospedale di Lungro. A denunciare la «insostenibile situazione a casa della carenza di personale» è la Uil Fpl Cosenza che denuncia lo stato dell’arte affermando che quest stallo poteva essere «ampiamente previsto e gestito sicuramente in maniera diversa».
Oggi il numero degli OOSS in servizio è di 4 unità che sono destinate a ridursi dal 1 gennaio 2024, mentre la dotazione di medici è ferma a tre professionisti. Una forza lavoro con la quale è «impossibile prevedere nuovi ricoveri in quanto non è possibile garantire la copertura dei turni di servizio, ma allo stesso tempo non è possibile garantire il diritto alla salute dei pazienti già ricoverati».
Una crisi di personale per la quale il sindacato chiede ai vertici dell’Asp e alla Regione Calabria di «intervenire immediatamente» per «sanare» un defitic importante e riparare alle «gravi ripercussioni in termini di carenza di servizi essenziali alla popolazione».
Anche i dipendenti della Casa della Salute «sono stanchi» di questo andazzo e «pretendono di lavorare in maniera dignitosa» continua il sindacato che si è reso protagonista di tante battaglie ed interventi per salvare il salvabile. Stesso dicasi dei cittadini che chiedono «di avere servizi efficienti». In un contesto sociale con una popolazione in prevalenza di anziani le difficoltà si amplificano proprio per l’assenza dei servizi essenziali.
Tra i punti interrogativi che rimangono in sospeso c’è anche la radiologia del Capt di Lungro a seguito del pensionamento dell’unico dipendente risulta ancora senza personale in sostituzione. Il risultato è un «calo di prestazioni del punto di primo intervento del Capt di Lungro» che si trova a non poter garantire i servizi previsti.