Francesca Rosito, consigliere comunale della compagine “Insieme per Morano”, è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Morano. L’avvocato moranese è stata eletta, con il suffragio della maggioranza e del gruppo di opposizione Morano Protagonista, per un totale di undici consensi nel corso dell’ultimo parlamentino cittadino. Non ha partecipato alla votazione il Partito Democratico, che, poco prima, in aperto dissenso riguardo al metodo seguito per l’individuazione del nome da proporre all’assise cittadina, aveva abbandonato l’aula. L’elezione del presidente del consiglio era stata rinviata in occasione dell’insediamento del nuovo organo legislativo sì da poter consentire e facilitare forme di dialogo utili per addivenire a una soluzione che fosse il più condivisa possibile.
Nell’assemblea ordinaria del consiglio comunale, oltre all’elezione del presidente del consiglio, si sono discussi altri dodici punti all’ordine del giorno, tra i quali alcuni abbastanza rilevanti e sui quali ha relazionato il sindaco Mario Donadio in veste di assessore al Bilancio: a) la ratifica di una variazione al bilancio di previsione 2024/2026, per somme in entrata, legata al bando per le attività culturali in favore degli Italo-Discendenti nel mondo, da attuare nell’ambito del progetto “2024 – Anno delle radici italiane”. Il punto è passato all’unanimità; b) l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri relativi all’esercizio 2024: adempimento da soddisfare per legge entro il 31 luglio, e licenziato con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione di Morano Protagonista e la bocciatura del Pd.
Nella medesima occasione vi erano, inoltre, da nominare i membri di ben sette commissioni consiliari, di cui due a carattere speciale. Ognuna costituita di cinque elementi (tre di maggioranza e due di minoranza). I nomi dei soggetti designati per ogni singola Commissione: 1) Adeguamento statuto: Soave, Spina, Di Maria, Bruno, Lombardi; 2) Controllo e Garanzia: Donadio, Maradei, Feoli, Bruno, Lombardi; 3) Pari Opportunità: Donadio, Di Maria, Cacciaguerra, Bruno, Di Luca; 4) Bilancio: Maradei, Spina, Soave, Bruno, Lombardi; 5) Contributi L. 241/90: Maradei, Siliveri, Di Maria, Severino, Di Luca; 6) Speciale per la Toponomastica: Donadio, Maradei, Di Maria, Severino, Di Luca. Figure esperte esterne: Carmine Paternostro, Roberto Coscia, Luciano Mastrascusa; 7) Speciale Turismo, Cultura e Promozione borgo: Donadio, Cacciaguerra, Soave, Severino, Lombardi.
Ultimo tema in agenda, sul quale ha relazionato il sindaco, l’appello alle autorità competenti affinché procedano presto a indicare il Presidente del Parco Nazionale del Pollino. Come noto la carica è ormai vacante da oltre quindici mesi. Tutti d’accordo sull’urgenza di dotare l’area protetta della sua massima rappresentanza. Bipartisan il saluto e il ringraziamento a Mimmo Pappaterra, alla guida dell’ente dal 2007 al 2023.
L’elezione del presidente del consiglio ha posto l’accento sulle differenze di natura politica e di impostazione nella gestione complessiva della vicenda, soprattutto tra i due gruppi di opposizione (Morano Protagonista e Pd) e tra il Pd e la maggioranza. In ogni caso, superati gli scogli, il sindaco ha ceduto il testimone alla persona prescelta dal parlamentino, avendo per essa parole di stima e apprezzamento. «Sono felice e orgoglioso di cedere a una donna la carica di Presidente» ha dichiarato Mario Donadio. Francesca Rosito è una professionista seria, onesta e competente, un membro della nostra squadra estremamente affidabile e preparato, che saprà essere garante dei diritti e dei doveri di tutto l’emiciclo, continuando a servire, la comunità con la passione e l’amore che caratterizza le sue azioni, seppur rinunciando, per onestà intellettuale e opportunità politica, alle deleghe affidategli in un primo momento. A lei gli auguri di un proficuo cammino».
Sin dal prologo si è capito che la neopresidente vorrà tenere salda nelle sue mani la barra delle regole e ne pretenderà il rispetto da parte di tutti. La Rosito ha ringraziato i consiglieri definendo un «momento di alta democrazia» quello che ha portato alla sua elezione. «Un onore e un onere» ha detto la seconda carica della municipalità locale. «Mi assumo una grande responsabilità; interpretare il ruolo che mi è stato assegnato significherà per me non solo avere un osservatorio privilegiato, ma poter affinare e accrescere il senso di responsabilità e riguardo verso le istituzioni in generale. Nelle mie decisioni terrò ben presente quali siano i doveri e i diritti di ciascun consigliere, soprattutto nei rapporti con il sindaco, l’esecutivo e la comunità: lo stato di diritto sarà il faro del nostro percorso insieme. L’Assise» ha osservato Francesca Rosito «dovrà diventare luogo cardine del confronto democratico e delle proposte, e non soltanto lo spazio delle interrogazioni e delle mozioni che spesso rimangono un mero esercizio politico o accademico. Esigerò che venga puntigliosamente ossequiata la legge e siano sempre utilizzati toni pacati, moderando i termini; il dibattito, per quanto serrato, dovrà svolgersi nel rispetto reciproco, con lealtà e serietà, anteponendo agli interessi di bottega il bene comune».