Sulla decisione della Corte dei Conti che ieri ha investito il comune di Castrovillari con il decreto di giudizio nei confronti del Sindaco, Domenico Lo Polito, e gli amministratori in carica ed ex Pasquale Pace, Giuseppe Russo e Aldo Visciglia, è ritornata il primo cittadino della città del Pollino per «chiarire i termini della questione» che riguardano il periodo di amministrazione pubblica che va dal 2015 al 2017.
Quel che c’è da chiarire, anche per il clamore che la vicenda ha suscitato negli ambienti sociali e politici della città (per la verità l’opposizione è rimasta silente eccezion fatta per l’intervento di Noi moderati) è che «non c’è alcun giudizio di responsabilità contabile» nei confronti degli amministratori coinvolti «perché nessuno ha preso un centesimo. Il giudizio riguarda la non idoneità del piano di riequilibrio a coprire i debiti accertati nel 2012 dalla Corte dei Conti» – spiega Domenico Lo Polito – Inoltre i soldi da pagare (che non sono stati pagati perché le persone coinvolte ritengono di «non aver fatto nulla ed abbiamo fiducia nella giustizia») sono una sanzione e non una restituzione di somme. Tra l’altro gli importi addebitati se pagati nei 40 giorni, si riducono al 30% di quanto riportato (per intenderci 1.000 euro ciascuno gli assessori e poco meno di 8.000 euro per il sindaco). E soprattutto «non verrà alcun commissario perché soltanto con una sentenza definitiva si applicano le sanzioni» e non si è svolto ancora neppure il primo grado di giudizio. Inoltre Lo Polito, Pace, Russo e Visciglia non rispondono di alcun giudizio civile, penale e neppure di danno erariale.
Tutti gli atti prodotti per la questione del dissesto hanno avuto «parere favorevole dei responsabili degli uffici e del collegio dei revisori nominati dalla Prefettura».
L’opposizione al decreto
Come già specificato ieri i quattro amministratori coinvolti hanno già fatto l’opposizione ad un decreto che ha ritenuto fondati gli addebiti a loro carico perché, si legge nel decreto «non avremmo noi provocato il dissesto ma lo avremmo “agevolato”» spiega Lo Polito. «Non siamo in giudizio perché vi sono stati ammanchi o altro – spiega il primo cittadino – neppure che qualcuno di noi ha preso soldi. Anzi la commissione presso il Ministero dell’Interno ha certificato che L’amministrazione Lo Polito ridusse «notevolmente le spese per gli amministratori». La colpa – se così si può definire – per i giudici contabili è che quando si insediò la giunta Lo Polito era a conoscenza della situazione disastrosa del comune di Castrovillari, accertata con decisione della Corte dei Conti del 6 settembre 2012. Invece di dichiarare il dissesto Lo Polito e la sua squadra di governo scelte di mettere in piedi il piano di riequilibrio, inidoneo a sanare la situazione debitoria.
Due sono gli addebiti della Corte dei Conti – spiega il Sindaco oggi ritenuto responsabile – «dovevate far pagare i morosi dei tributi comunali con azioni esecutive, pignoramenti e fermi e dovevate ridurre le spese. Noi riteniamo di averlo fatto – aggiunge Lo Polito – il giudice monocratico della Corte dei conti no. Quando si farà il giudizio, con tutta la documentazione prodotta, vediamo cosa ne penserà il Collegio giudicante. Attendiamo fiduciosi l’esito del giudizio sulla partecipazione anche minima al dissesto del 2019 con la consapevolezza che non è in dubbio la nostra onorabilità nella gestione della cosa pubblica ed il rispetto rigoroso delle risorse pubbliche, bensì l’idoneità delle misure messe in campo per evitare una situazione di ente strutturalmente deficitario conclamato con il consuntivo del 2010, oggetto della decisione della Corte dei Conti del settembre 2012».