«Il tribunale di Castrovillari non corre pericolo di soppressione, anzi è in progetto il suo potenziamento». E’ sintetica e lapidaria la risposta del circolo Vincenzo Gangale di Fratelli d’Italia di Castrovillari. Proprio gli uomini e le donne del circolo cittadino del partito della Meloni ricordano a Lo Polito che il consiglio comunale al termine di un articolato iter ha approvato la concessione del terreno per l’ampliamento del Palazzo di Giustizia ad agosto. Quale ministero progetterebbe di ampliare il Tribunale per poi sopprimerlo? E’ l’interrogativo che il circolo di FdI rivolge al primo cittadino rilanciando la palla della querelle alimentata dalle sue interpretazioni rispetto alle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove e del senatore Ernesto Rapani, nelle ore successive alla visita ispettiva dei rappresentanti del Governo presso la casa circondariale di Viale Cosmai.
«Le elucubrazioni mentali di chi vorrebbe essere sempre al centro dell’attenzione, sono oggettivamente pretestuose e prive di fondamento. Il redivivo cerca di cavalcare l’agone politico con la solita tecnica della mistificazione pinocchiesca. Cerca di coprire l’inconsistenza amministrativa ed il fallimento di 15 anni di gestione, alzando i toni e cercando di impersonare il ruolo del paladino su questioni e pericoli inventati ad hoc» scrive il circolo Gangale.
Una città ridotta in macerie
«Lo avremmo lasciato crogiolare nella sua insana ossessione di voler essere sempre protagonista, se non avesse tirato in ballo maldestramente una pseudo volontà del circolo locale di Fratelli d’Italia e dei suoi rappresentanti istituzionali di sacrificare il proprio territorio per ragioni di partito» – aggiungono da Fratelli d’Italia – «Invece di interpretare i sogni ed a proposito di Tribunale, il Sindaco dovrebbe dare spiegazioni sul come sia riuscito a trasformare quello che, potenzialmente, poteva essere il maggior volano di economia per la città, in una cattedrale nel deserto. Grazie all’incuria di chi amministra da 15 anni la città, la zona intorno al Tribunale è rimasta di fatto inedificabile, non permettendo l’apertura di attività economiche che avrebbero creato indotto. Così come in macerie è stata ridotta la sanità cittadina dai sodali politici del Sindaco, quando hanno amministrato la Regione Calabria».
L’affondo verso il sindaco non lesina critiche rispetto alla attività messa in atto negli ultimi anni dall’esecutivo guidato da Lo Polito, colpevole di aver provveduto solo al «taglio delle erbacce del lavatoio di San Giovanni e relativa dipintura, i rattoppi da terzo mondo di Corso Calabria e il rifacimento di Piazza Indipendenza (progetto di diversi anni fa di cui forse vedremo il completamento)». Il paragone è presto fatto con altre municipalità che ricevono «decine di milioni e altre decine di milioni hanno già eseguito in opere pubbliche» mentre Lo Polito «si crogiola nei progetti di future opere e nel pensiero di indebitare per milioni di euro la città per tappare le buche (non avendo capacità di intercettare fondi e finanziamenti, come altri Comuni fanno)».
«Gli iscritti di Fratelli d’Italia sono e saranno dalla parte dei cittadini di Castrovillari e del Pollino e non si faranno imbonire da padroni, come visto fare nel PD negli ultimi 30 anni; invece di giocare con le sorti della città si pensi a lavorare per il bene comune».