«Non si perda altro tempo, si convochino tutte le forze, si scrivano insieme le regole e si dia la parola alla gente che vuole cambiare, tutti ne saranno grati perché il generale avrà prevalso sul particolare». Lo afferma Biagio Angelo Severino, membro dell’assemblea nazionale del Pd e consigliere di minoranza a Morano Calabro, che interviene nella querelle politica che si sta alimentando in questi giorni attorno alle mancate primarie per la scelta del candidato sindaco e l’apertura al movimento civico che vuole scrivere una pagina nuova della politica cittadina.
Severino che «si è sempre prodigato, al fine di addivenire all’unione delle compagini politiche moranesi, alternative all’attuale governo» esprime «tutta la sua preoccupazione relativa ai lavori di concertazione. Oramai l’appuntamento elettorale è troppo vicino, dichiara il consigliere Severino, affinché il circolo del Pd di Morano possa finalmente aprirsi alla società civile e, quindi, al neo comitato civico».
La cronaca degli eventi inizia il 22 agosto quando lo stesso consigliere di minoranza racconta di aver inviato una missiva al segretario del circolo di Morano, con la quale sottolineava appunto l’importanza di coinvolgere nella discussione politica il nascente Comitato Civico, e nel caso di più aspiranti alla carica di sindaco di «utilizzare lo strumento delle primarie aperte, come previsto dallo statuto del Partito Democratico».
Da allora numerosi sono stati gli incontri ed i dibattiti all’interno del locale circolo del PD, fino ad arrivare al 22 gennaio 2024, data in cui la segreteria del circolo inviava una missiva al candidato Sindaco indicato dal Comitato Civico, con la quale si comunicava che l’unico strumento che poteva tenere tutti uniti era quello delle primarie. Formula accettata il 2 febbraio dal comitato civico che chgiedeva di stabilire celermente le modalità ed i tempi dello svolgimento delle primarie.
«A distanza di 50 giorni – scrive Severino – il PD moranese non ha intesso assolutamente avviare le attività per lo svolgimento delle primarie, né ha ritenuto continuare nel lavoro di confronto e concertazione con il gruppo civico, limitandosi ad incontrare il candidato sindaco, Giuseppe Bruno, del Comitato Civico, solo su stimoli provenienti da privati cittadini, consapevoli della necessità di unire le forze, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali».
Dopo circa due settimane l’ennesima assemblea degli iscritti al circolo, alla presenza del segretario provinciale del Partito Democratico Vittorio Pecoraro, del rappresentante della segreteria regionale del partito Francesca Dorato e della direzione regionale del PD, Graziano Di Natale, evidenziava l’importanza per il circolo di partecipare all’imminente competizione elettorale, non tralasciando l’importanza di unire le forze presenti sul territorio e di addivenire ad una soluzione in tempi strettissimi. «Da quella data nulla si è concretizzato nel circolo locale del PD» – aggiunge Severino – e poi è cronaca di questi giorni l’intervento della vice segretaria provinciale, Lucia Nicoletti, e le risposte avute sul territorio.
Quale sia la ragione di questo stop ancora non è dato saperlo. «Autodestinarsi alla preventiva sconfitta non può far parte della volontà di chi per anni si è battuto per una politica nuova e diversa – aggiunge Severino – Tutte le aspirazioni ad avere la candidatura a sindaco sono legittime, valide ma necessitano di una sintesi che faccia confluire gli sforzi di tutti verso uno scopo comune: fare una squadra ed un programma credibile. Non si può pensare di far prevalere un egoismo personale, le elezioni servono per dare una possibilità alla comunità. Ci sono, nonostante il tempo fatto trascorrere, tutte le condizioni per fare le primarie. Sarebbe un primo momento di confronto democratico che darebbe un enorme vantaggio politico a chi avrà il coraggio di confrontarsi».