Prosegue la lotta all’abusivismo in Calabria. Oggi a Palmi, nel Reggino, la Polizia locale ha comminato cinque sanzioni ad altrettante attività commerciali abusive extralberghiere, nello specifico case vacanze e B&B, non in regola con la legge regionale e che avrebbero evaso i tributi locali. Le irregolarità sono state scoperte in seguito ad un’indagine che ha avuto impulso grazie alla dotazione, da parte del Comando della Polizia locale, di un software che consente di incrociare i dati delle strutture censite e registrate nella banca dati del Comune e quindi regolari, con tutte le inserzioni di alloggi, appartamenti, affittacamere, Bed & breakfast presenti sui principali siti specializzati, quali Booking, Airbnb e molti altri.
In questo modo è stato fatto emergere il sommerso legato ad attività “fantasma” non registrate che, oltre a esercitare una concorrenza sleale nei confronti delle attività ricettive regolari, evadono le tasse locali (imposta di soggiorno) sottraendo all’ente importanti risorse che possono essere investite nei servizi pubblici. Dalle indagini, a fronte di circa 50 strutture risultate regolari, è emerso un numero impressionante di inserzioni inserite da strutture “fantasma”. La Polizia locale di Palmi, diretta dal maggiore Francesco Managò, ha così avuto modo di estrarre i dati, avviando le ispezioni e le indagini amministrative sui siti. Da subito sono state elevate le sanzioni, fino ad un massimo di mille euro, a strutture del tutto prive di autorizzazioni, alle quali sarà anche notificata un’ordinanza di cessazione attività con la segnalazione alle autorità competenti. Nel frattempo, fanno sapere li gli operatori della Polizia locale palmese, le indagini proseguiranno fino all’azzeramento del sommerso.