Memoria e impegno. Ricordo e testimonianza. Nel cuore di Milano riecheggiano i nomi delle vittime di mafia. 1069 nomi letti nel consueto appuntamento di Libera del 21 marzo. Quest’anno accanto ai nomi delle vittime della criminalità organizzata l’associazione di don Luigi Ciotti ha letto anche i nomi delle 87 vittime del naufragio di Steccato di Cutro che sono simbolo di una «strage figlia dell’ingiustizia di un sistema globale e dell’indifferenza».
L’80% delle vittime di mafia ancora non conosce la verità. Lo ha ribadito don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, nel corso del suo intervento in piazza Duomo in occasione della XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Migliaia i partecipanti arrivati da tutta Italia e non solo, che hanno sfilato per le vie di Milano al grido di «verità e giustizia» sulle note de “I cento passi”. Lo slogan di quest’anno “è possibile” rappresenta un monito e una speranza nella lotta contro la criminalità organizzata.
Alla manifestazione hanno preso parte, leggendo anche i nomi sul palco, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la segretaria del Pd Elly Schlein e il segretario della Cgil Maurizio Landini. Presenti inoltre i figli del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Simona e Nando Dalla Chiesa, Gad Lerner e Rosi Bindi