«Cambiare l’approccio all’agricoltura attraverso la produzione di vino». Ecco l’obiettivo importante e ambizioso che persegue Slow Wine Fair (foto di copertina di Maja Petric on Unsplash), l’evento organizzato da Bologna Fiere e Sana con la direzione artistica di Slow Food, che da domenica a martedì radunerà nella città delle due torri circa 1.000 espositori, oltre 300 in più rispetto all’edizione 2023, e più di 500 dei quali rappresentati da cantine certificate biologiche, biodinamiche o in conversione, provenienti da tutte le regioni italiane e da 27 Paesi dei cinque continenti, e oltre 5.000 etichette in degustazione che attendono appassionati, buyer e professionisti.
E’ stato Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione del programma completo di Slow Wine Fair 2024, a declinare l’impegno e l’obiettivo di questo grande evento del vino buono pulito e giusto. Durante i tre giorni dedicati alla Slow Wine Fair, vignaioli provenienti da ogni angolo d’Italia e da varie parti del mondo convergono presso BolognaFiere per discutere e riflettere sul futuro del vino e sulle pratiche viticole, in un contesto di scambio e confronto.
«Le quasi 1000 aziende che esporranno i propri vini alla Slow Wine Fair hanno fatto da tempo una scelta precisa, che va nel senso della drastica riduzione o totale cancellazione della chimica di sintesi – ha spiegato Gariglio – Inoltre, utilizzano le risorse ambientali in maniera cosciente e sostenibile, sono lo specchio del loro terroir di provenienza, di cui preservano la biodiversità, e sono motori di crescita sociale delle rispettive comunità di appartenenza».
Anche la Calabria sarà protagonista di questo importante appuntamento per gli appassionati ed i professionisti del settore, portando a Bologna espressioni diversificate della produzione vitivinicola regionale, con le proprie peculiarità e la propria filosofia di produzione, ma tutte accomunate dall’obiettivo di promuovere la qualità e l’unicità degli areali di produzione. Questa partecipazione è un’opportunità per mettere in luce il territorio, le sue viti e le persone che con passione dedicano la vita alla vinificazione.
Rocca Brettia (Cosenza), Casa Comerci (Nicotera), Masseria Falvo 1727 (Saracena), Altomonte (Palizzi), Aspromonte Vini (Ciminà), Azienda Nesci (Reggio Calabria), Barone Macrì (Gerace), Cantina Filippo Brancati (Palizzi Marina), Cantine Caccamo (Taurianova), Cantine Feudo Gagliardi (Roccella Jonica), Cantine Lavorata (Roccella Jonica), Ceramida (Bagnara Calabra), Ceratti Pasquale (Casignana), Tenuta Regina di Sant’Angelo (Villa San Giovanni), Viglianti Vini (Careri), saranno protagoniste della tre giorni bolognese proponendo al pubblico l’assaggio delle diverse espressioni di biodiversità vitivinicola, unite al lavoro di tutela del paesaggio agricolo, oltre che alla narrazione della crescita culturale e sociale che il vino sta innescando ai sui territori calabresi.
A Slow Wine Fair le occasioni di conoscenza e approfondimento saranno offerte dal ricco banco d’assaggio, dalle 16 Masterclass e dalle conferenze e presentazioni in programma nello Spazio Reale Mutua, nella Demeter Arena e in Casa Slow Food, senza contare le iniziative di animazione promosse dalle istituzioni territoriali, tra le quali Regione Lazio – Arsial e Agenzia Laore Sardegna, per un totale di oltre 80 eventi.
Ad arricchire la spedizione regionale anche la presenza delle due aziende di liquori Amaro Cardus (Brancaleone) e Distilleria Fratelli Caffo (Limbadi).