Ritorna nella città del Pollino, dopo al prima coinvolgente esibizione di Aiace lo scorso 31 luglio, il Peperoncino Jazz Festival curato dalla direzione artistica di Sergio Gimigliano. A Castrovillari nel protoconvento Francescano stasera è si scena uno dei musicisti più rappresentativi della scena brasiliana contemporanea: Toninho Horta e domani sera Joao Bosco. Due incredibili cantautori e, al contempo, due grandi virtuosi della chitarra. Il primo a salire sul palco alle ore 22:00 di stasera sarà Toninho Horta, musicista che con i suoi 55 anni di attività, merita un posto di grande rilievo avendo sviluppato i dettami della grande scuola del Minhas Gerais, sua regione natale, e influenzato i grandi musicisti di fine secolo anche oltre i confini sudamericani. Le sue struggenti melodie sono state cantate e arrangiate perfino dagli Heart, Wind and Fire a dimostrazione di una caratura melodica che sconfina oltre la musica colta.
In occasione del concerto castrovillarese, Horta, inserito in più occasioni dalla rivista specializzata Melody Maker fra i dieci migliori chitarristi al mondo, avrà al suo fianco oltre ad Alfredo Paixao, uno dei migliori bassisti elettrici brasiliani residenti in Europa fortemente ispirato dal grande Luisao, il grande sassofonista veneziano Pietro Tonolo, nell’Olimpo dei musicisti italiani di jazz riconosciuti a livello internazionale, e il batterista e vibrafonista Jorge Rossy, che deve la sua originaria popolarità alla sua decennale permanenza nel primo Trio di Brad Mehldau, contribuendo vivamente alle fortune del gruppo, e la cui versatilità e sensibilità, che gli hanno consentito collaborazioni con Wayne Shorter, Dave Holland, Kurt Rosenwinkel, Charlie Haden, con il tempo lo hanno posto ai vertici mondiali del suo strumento.
Venerdì 9, sempre alle ore 22, a calcare la scena tra le arcate di uno dei chiostri gemelli di quello che fu il primo convento francescano della Calabria sarà invece João Bosco, un ingegnere civile diventato uno dei più famosi cantautori della storia della musica popolare brasiliana.
Nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, mentre frequentava l’Università di Ouro Preto si è immerso nelle sonorità del jazz americano (Miles Davis, in particolar modo) e nel sound della bossa nova di João Gilberto e Antonio Carlo Jobim e ha incontrato il paroliere Vinicius de Moraes, che molto ha influenzato la sua poetica e la sua musica.
Molto famoso in Brasile sin dagli anni ’60 (all’inizio della sua carriera ha fornito a Elis Regina alcuni dei suoi migliori materiali), Paese che ama al punto da non allontanarsi mai per molto tempo dalla sua terra di origine, è diventato un musicista di fama internazionale nei primi anni ’90, quando ha realizzato un importante tour negli Stati Uniti ed ha iniziato a suonare regolarmente al prestigioso Montreux Jazz Festival, da sempre attento alla scena brasiliana. La sua musica, radicata nella tradizione classica della samba e della bossa nova, combina rock & roll, jazz e altri stili etnici in una miscela eclettica che è alla base del suo grande successo, che gli ha valso anche un premio alla carriera da parte della Latin Recording Academy.
A Castrovillari João Bosco si esibirà accompagnato da altri tre indiscussi talenti della musica brasiliana: il chitarrista Ricardo Silveira, il bassista Guto Wirtti e il batterista Kiko Freitas.
Dopo queste due imperdibili serate castrovillaresi, ad ingresso libero in quanto fortemente volute dal sindaco Mimmo Lo Polito, dall’assessore all’attuazione del brand “Castrovillari Città Festival” Ernesto Bello e da tutta l’amministrazione comunale della città del Pollino e realizzate anche grazie al fondamentale contributo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, dell’Ottica Di Lernia e di Gas Pollino e con il supporto dell’Alia Jazz Hotel e delRistorante l’Antico Torchio sabato 10 agosto tornerà ancora nel Parco archeologico di Sibari per la penultima tappa targata Magna Graecia Jazz Fest e realizzata in joint venture con #sibarinprogress, lo spettacolo della cultura (evento ideato e fortemente voluto dal vulcanico direttore dei Parchi archeologici di Sibari e Crotone Filippo Demma), nel corso della quale la visita guidata del Parco del Cavallo avrà come commento sonoro le note dei duo formato dalla cantante Mafalda Minnozzi e dal chitarrista americano Paul Ricci.