“E’ un racconto non un libro di politica”. Lo ha precisato subito Attilio Sabato, direttore responsabile di Teleuropa Network, durante la presentazione a Castrovillari del suo libro, “L’ultimo Re”, presentazione inserita nel programma del Festival Ricorrente dei lettori. Ad aprire la serata , tenutasi presso la sala consiliare e moderata da Pasquale Pandolfi l’intervento di Giovanni Bisignani, direttore unità di Cardiologia di Castrovillari a cui è seguito quello di Angela Lo Passo, segretaria dell’Accademia Pollineana. I saluti dell’amministrazione comunale affiati all’Assessore Pasquale Pace.
Il romanzo descrive le gesta di “don Pepè”, immaginario sindaco di un paesino che viene minuziosamente descritto, raccontato ed analizzato da Sabato. Non vi è alcuna allusione a personaggi politici calabresi, molti dei quali sono stati oggetto di studio e racconto nella vita professionale del Direttore di TEN, ma certamente le figure descritte nel romanzo possono dar vita a ricordi e personaggi che qualsiasi lettore può aver incontrato nel quotidiano. Uno spaccato di vita calabrese dove il Sindaco è afflitto da quel potere immenso esercitato nel suo “territorio amministrativo” diventando come spesso accade nella realtà punto di riferimento unico per la sua comunità. E’ certamente la realtà dei piccoli paesi calabresi dove “nella loro solitudine” operano questi personaggi che condizionano la vita politica cittadina e per alcuni tratti anche quella socio/familiare.
Per certi versi il libro di Sabato è “un giallo di politica pragmatica” che può anche lasciarti con il fiato sospeso, fatto di personaggi particolarmente studiati i cui nomi ne tracciano già il peso all’interno della comunità. Se si “chiama tre lire ci sarà un perché. I nomi valgono la cifra del personaggio” afferma Sabato nel suo intervento descrivendone uno dei tanti. Don Pepè è un potere che incontriamo ovunque, un punto di riferimento nella comunità che vive anche vicende tragicomiche.
Oggi ci sarebbe bisogno di una “gestione politica lineare” che darebbe la possibilità al cittadino di sognare un modo di vivere diverso. Ed invece ecco il potere del Sindaco descritto da Attilio Sabato. Un uomo che ha un solo obiettivo, quello di governare il più possibile, mettendo da parte sentimenti e valori affettivi. Lo scrittore descrive con maestria nei dettagli l’uomo di potere la cui paura di pensare di diventare uno dei tanti lo rende malinconico ed a tratti triste e il suo livore si manifesta ancor di più verso il prossimo che potrebbe diventare il suo nuovo nemico. L’arte di conquistare e gestire il potere viene descritta da Sabato in modo semplice, chiaro e lineare. Un potere, precisa Attilio Sabato, che quotidianamente diventa oggetto del desiderio e tema fondamentale della nostra vita sociale, politica e culturale. Ma ricordate “sarò sempre il vostro re e voi i miei sudditi. In molti proveranno a sostituirmi, ma nessuno mai potrà essere come me. Io resterò per sempre l’ultimo Re”.