Tre giorni di musica nostop nelle piazze centrali di Faeanza in provincia di Ravenna, con nomi illustri della scena contemporanea italiana e nuovi artisti emergenti. E’ la sintesi del bagaglio musicale che porta in dote l’evento del Mei (Meeting delle Etochette Indipendenti) in programma dal 4 al 6 ottobre. Alla più importante rassegna della musica indipendente ed emergente italiana, ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi, sarà protagonista anche il cantautore Luca Oliveto che domenica 6 ottobre salirà sul palco “Crescendo Mei 2024” per raccontare al pubblico la sua musica e la sua lunga carriera discografica attraverso alcuni brani inseriti nel suo ultimo lavoro discografico “Generi indefiniti” prodotto da Chimera Music.
Il suo ultimo lavoro è la sintesi di 20 anni sulla scena musicale nel corso della quale Luca Oliveto ha scritto 14 brani unici e identificativi del suo racconto intimo della vita e della sua ricerca artistica. La sua scrittura si mescola con una varietà di sonorità, con la chitarra che porta un’anima più folk e il piano che abbraccia il pop, mostrando un’apertura totale all’arte dell’ispirazione del momento. L’album offre un viaggio emozionante che coinvolge l’ascoltatore ad esplorare le molteplici sfaccettature dell’anima del cantautore. Insieme all’artista castrovillarese altri musicisti della scena conotemporanea indipendente e di ricerca, presentati da Riccardo De Stefano, musicista, critico musicale e direttore di ExitWell.
Durante le 72 ore di musica ci sarà il premio Mei alla carriera per Diodato e l’esibizione di alcuni artisti vincitori delle targhe Mei 2024: Estra (Miglior Artista Indipendente dell’anno), Coca Puma (Miglior Artista Emergente dell’anno) e Lamante (Miglior Videoclip Indipendente dell’Anno). Inoltre si esibiranno sui palchi della città di Faenza anche altri artisti come Vinicio Capossela, Bloom, Roy Paci & Aretuska, Enrico Brizzi & Band, Filippo Graziani, Estra, Coca Puma, Lamante, Carlo Marrale, Beatrice Antolini, Santa Balera, Bandabardo&Cisco, Graziano Romani, Fratelli & Margherita e altri ancora.
Una grande festa musicale per ribadire – come raccontano Giordano Sangiorgi – la volontà di non omologarsi alla dittatura delle multinazionali ma l’intenzione di valorizzare i talenti, spesso «sacrificati sull’altare di bassi costi e massimizzazione dei profitti – racconta Giordano Sangiorgi – Contro questa omologazione noi proponiamo, oltre a tutta la bellezza della musica realizzata per oltre il 75% dagli indipendenti al 100% Made in Italy che difficilmente viene promossa sulle piattaforme digitali e sui grandi media, tutti quei generi e stili, sempre più penalizzati nel panorama musicale italiano dalla peggiore deriva del mainstream».