«E se portassimo un disonauro a scuola?». E’ nato cosi per gioco il percorso che ha portato l’Itgc “Pitagora – Calvosa” a realizzare, nell’arco di sette mesi, il primo museo didattico all’interno di un istituto scolastico. Si chiama Pi.Ca.Lab. e ieri sera è stato inaugurato alla presenza del dirigente scolastico, Vincenzo Tedesco, del sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, e del vice preside Francesco Mazza, anima di questo progetto che ha coinvolto 24 studenti veri protagonisti di questa esperienza didattico – formativa.
Tre sale distinte raccontano con pannelli e una varietà di oggetti – che ne impreziosiscono la dotazione museale – la storia della Magna Graecia (con spade, elmi, anfore e suppellettili provenienti dalla terra di Pitagora), l’era dei calcolatori ma anche quella digitale (con diversi apparecchi tecnologici, le vecchie macchine da scrivere e perfino un Olivetti Programma 101 il computer utilizzato dalla Nasa per mandare il primo uomo sulla luna), fino alla sala di Paleontologia con vecchi strumenti, fossili, rocce e la riproduzione di un T – Rex, il più feroce dei dinosauri, di quasi sette metri.
«Portare un museo all’interno di una scuola – ha dichiarato il dirigente scolastico Vincenzo Tedesco – è qualcosa di caratterizzante per il nostro istituto e tutta la collettività di Castrovillari. La scuola è un bene comune non solo concettualmente, gli edifici devono essere contenitori attivi nel perseguire il concetto di cultura». Ecco perchè sarà importante «aprire quotidianamente dando la possibilità di visitare questo museo a tutti i cittadini di Castrovillari e al territorio».
Numeroso il pubblico che ha salutato il taglio del nastro di questa dotazione formativa all’interno dell’Itgc Pitagora – Calvosa, salutata anche dal sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, e dall’assessore all’ambiente Pasquale Pace.
«Il fatto che venga aperto un museo all’interno di una scuola è significativo: la scuola si apre al territorio e in un certo senso modifica la didattica classica, nel senso di portare i ragazzi alla scoperta che è il modo migliore per apprendere» – ha aggiunto Lo Polito – sottolineando che il Pi.Ca.Lab. troverà spazio all’interno della rete museale cittadina Si.Mu.Ccà. «perchè il territorio va raccontato in maniera unitaria con le sue particolarità»
Una idea «nata per gioco» – aggiunge Francesco Mazza, ideatore di questa esperienza – e che ha permesso «di spendere al meglio le competenze di ciascuno dei ragazzi coinvolti» per la realizzazione di questo museo, unico nel suo genere.