“L’idea è quella di capire cosa c’è in fondo al pozzo di Don Giussani e al nostro” dice in un post Francesco Gallo, docente dell’ITIS di Castrovillari. Questo il tema centrale dell’incontro avvenuto sabato scorso al quale gli studenti – relatori frequentanti il Liceo Scientifico E. Mattei Salvatore Alberti, Giuseppe Vincenzi e il neo universitario Francesco De Noia, si sono interessati. Un perfetto connubio tra l’esistenza dell’uomo e le domande che esso si pone; Don Giussani, lo spiega Monsignor Savino, ci ha fatto intendere il senso religioso con ciò che ci accomuna tutti.
Delle domande fatte dai giovani relatori della classe 5°A del Mattei hanno permesso di creare un dialogo su ciò che è il rapporto tra fede e scienza, ancora sul ruolo che la religione ha in ambito sociale e su ciò che scaturisce se paragonata al ruolo che ha lo stato. Insomma riflessioni che mirano alla concretezza del testo di Giussani, peraltro “fatte da giovani” come il Monsignor Savino non ha mancato di sottolineare.
Si è parlato di vita, si è parlato relazione, si è parlato di umanità, ma soprattutto si è parlato di come la ragione che possiamo definire come “senso religioso” che ci accomuna traccia la rotta della nostra realtà. Non si è parlato dunque di religione o di fede, poiché “la questione da affrontare è il problema dell’uomo e il trovare nell’uomo stesso l’impronta che Dio vi ha lasciato” scrive Bergoglio nella prefazione del libro annunciando il punto cardine del discorso di Monsignor Savino. Il tutto lo potremmo riassumere in poche battute: la ragione e l’incontro sono ciò che definisce gli uomini.
L’incontro è stato un tentativo per mettere in luce il pensiero di Giussani ma di certo non è stato abbastanza lungo per capirlo a fondo. La moderatrice dell’incontro Carla Bonifati perciò ha annunciato che ogni secondo e quarto venerdì di ogni mese alle ore 20 presso il salone parrocchiale della chiesa dei Sacri Cuori in Castrovillari ci saranno nuovi incontri e nuove discussioni sul “Il Senso Religioso”.