Nel Salone “Razetti”, del complesso monastico contiguo alla monumentale Santa Maria della Consolazione, il XXIV Festival Teatro Scuola ospita in scena – stasera alle 21:00 – il dramma Antismene (dall’Antigone e Ismene di Sofocle, ma nell’adattamento teatrale di Jean Anouilh) rivisitato degli studenti della prima e seconda classe della sezione C, dell’indirizzo di Scienze Umane del Liceo Statale “Emilio Ainis” di Messina. Nelle note al percorso didattico che ha portato alla scrittura drammaturgica dell’opera sofoclea attualizzata da Jean Anouilh (che utilizza il dramma greco per contestare la Francia collaborazionista con i nazisti) gli studenti evidenziano (attraverso la trasposizione teatrale della storia delle due sorelle, Ismene e Antigone) la loro lettura critica (“Ismene” diventa “Antismene” in cui il prefisso dal greco antì è usato come “contro”, o meglio, “in contrasto”) trasferendo la loro analisi della tragedia greca alla nostra società che ancora fatica a liberarsi dalla violenza e che trova una miriade di giustificazioni ai tanti comportamenti di malcostume e prevaricazione.
Ieri sera – sempre nel Salone “Razetti”, al riparo dalla pioggia che per tutta la giornata ha dominato la scena impedendo di accedere all’anfiteatro comunale – il festival ha offerto lo spettacolo degli studenti del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria che si sono esibiti in “Footloose (i’m free)” – letteralmente “sciolto (sono libero)” – un musical tratto dal celebre film del 1984 “Footloose” dello statunitense Herbert David Ross. L’apprezzata esibizione ha consentito di cogliere il positivo percorso didattico dei giovani liceali che nel confronto con la trama teatrale hanno dato prova delle competenze comunicative acquisite attraverso l’uso dei diversi linguaggi esplorati: dalla drammaturgia alla recitazione; dalla musica al canto e alla danza.
Lo spettacolo – nel libero adattamento del film cult “Footloose” e il concorso di alcune canzoni tratte dall’omonimo musical del 1998 di D. Pitchford e W. Bobbie – ha mostrato il mondo degli adolescenti e denunciato i pericoli degli eccessi e delle dipendenze da alcool o droghe di cui spesso gli stessi giovani sono vittime.
Le problematiche del mondo adolescenziale sono state trattate sul filo di una storia d’amore, e di amicizia, ma anche di ribellione a una comunità di adulti inflessibile (spesso bigotta, pignola e zelante); una storia segnata da esperienze terribilmente dolorose, ma vissuta con la voglia di credere nel proprio futuro superando i preconcetti e divertendosi al ritmo di balli indimenticabili, perché “questo è il nostro tempo per ballare!”
Un medley di emozioni suscitate anche negli adulti e negli spettatori che sono stati invitati a riflettere sulle motivazioni che determinano gli atteggiamenti di ribellione dei giovani mettendosi in discussione nel proprio ruolo di genitore o di insegnante interrogandosi su cosa si è riusciti a trasmettere ai giovani, senza etichettarli come “superficiali” o “incoscienti”, ma imparando ad ascoltarli con responsabilità e rispetto. Domani sera, sempre alle 21:00, il Festival proporrà la Scuola di Teatro “La Traccia” di Missaglia (Lecco) nello spettacolo “Alice, chi essere tu?” che in caso di tregua del maltempo potrebbe andare in scena nel teatro all’aperto, ai piedi del centro storico, o – in caso contrario – ancora, come stasera, nel Salone “Razetti” del complesso museale della cittadina.