Truffe agli anziani, un fenomeno che ormai negli ultimi anni desta forte allarme sociale nella popolazione a danno della fascia più debole della stessa.
Questa volta i lesti malfattori dopo aver truffato due signore del catanzarese, non hanno fatto i conti con la Polizia Stradale di Lagonegro che già in altre occasione aveva recuperato refurtiva sottratta con le stesse modalità. I carabinieri avvertiti dalle vittime, dopo aver individuato il veicolo utilizzato a tal scopo, avevano diramato la nota a tutte le forze di polizia. Questo ha consentito di bloccarlo, sull’autostrada A2 del Mediterraneo nei pressi dello svincolo di Lagonegro, dalla Polizia Stradale di Lagonegro mentre stava rientrando nel napoletano.
Il finto maresciallo, un ragazzo di circa 35 anni già noto alle forze di polizia, dopo aver operato due truffe a distanza di poche ore in due comuni attigui vicini all’Ospedale in località Germaneto di Catanzaro, stava rientrando tranquillamente alla basein Campania soddisfatto del bottino che portava con sé.
L’uomo viaggiava a bordo di un’utilitaria bianca di piccole dimensioni noleggiata da un prestanome, classico modo per evitare di risalire all’effettivo utilizzatore, quando è stato fermato da una pattuglia della Polizia di Stato, della Polizia Stradale di Lagonegro.
Poche ore prima si era presentato come maresciallo dei carabinieri all’uscio della porta delle due signore ultraottantenni, così lo aveva preannunciato un complice al telefono, e a cui le indifese anziane avrebbero dovuto consegnare quanto più denaro possibile o oro per rilasciare il loro figlio che aveva causato un incidente stradale. Perciò approfittando di questo artifizio e la confusione innestata nella mente delle vittime, artatamente distratte al telefono dal complice, era riuscito a farsi consegnare l’oro a disposizione, il denaro e addirittura una cassaforte.
Questo è quello che i poliziotti, della Polizia Stradale di Lagonegro, dopo una scrupolosa perquisizione hanno rinvenuto nel veicolo: migliaia di euro in contanti, monili in oro, vari coltelli, monete di valore, orologi e altri oggetti che con tanto sacrificio le vittime avevano conservato nel corso degli anni.
Una volta identificato e scoperta le sue esatte generalità il truffatore veniva denunciato all’autorità giudiziaria e quanto prima le vittime si vedranno riconsegnare il maltolto.