Benessere lavorativo inteso come sicurezza dei luoghi di lavoro, presenza di aree pulite, relazioni positive tra colleghi, con i Magistrati, con gli uffici di Cancelleria, e soprattutto possibilità di organizzare i tempi – spesso troppo frenetici – che impone la vita professionale. E’ questo quello che punta a monitorare il progetto “Ascoltami” presentato presso l’aula magna del Tribunale di Castrovillari durante un convegno organizzato dal Comitato per le pari opportunità del consiglio dell’ordine incentrato sul tema “Il benessere dell’avvocato: un Diritto trascurato”.
Attraverso la predisposizione di un questionario si vuole monitorare le peculiarità e criticità della professione di avvocato, con il fine di fornire un quadro sulla condizione ed il grado di benessere dell’avvocato nell’esercizio della professione. Il concetto di benessere lavorativo per un professionista del foto dipende anche e soprattutto attraverso la sua capacità di riuscire a coniugare la condizione di benessere fisico a quello psicologico e sociale, in modo da permettergli di conciliare la vita professionale e quella privata.
Una condizione di benessere che consenta alla persona di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di avere una migliore qualità della vita.
In questo quadro la commissione pari opportunità intende cogliere tutte quelle potenziali attività che possono migliorare la qualità dell’attività professionale dei colleghi, coniugando sia il lavoro che la vita privata. Il convegno è stato organizzato e fortemente voluto dal CPO – Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ed ha visto la partecipazione del presidente Giovanni Servidio e la partecipazione di Mariateresa Petta, componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, Angela Rizzo moderatrice e componente del CPO, ed hanno registrato le relazione degli avvocati Marianna Monte, Eugenio Gioiella, Angela Tocci e Ivana Costabile, tutti componenti del CPO di Castrovillari.