Continua il lavoro dei periti nominati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari per accertare le cause e le eventuali responsabilità della morte di Denise Galatà, la studentessa di Rizziconi tragicamente annegata durante la discesa di rafting sul fiume Lao.
Dopo le ispezioni sul luogo della tragedia avvenuta il 30 maggio scorso, ieri l’ingegnere Giuseppe Viggiani consulente della Procura, il geologo Giuseppe Campanella e l’ingegnere Pasquale Saladino e il professor Francesco Calomino, nominati dalle parti, hanno verificato lo stato delle attrezzature utilizzate quel giorno per la discesa sul fiume. In particolare sono stati ispezionati i caschi, i giubbotti salvagente e le mute in uso alla comitiva di studenti. Il vestiario tecnico dal giorno della tragedia è custodito presso la caserma Carabinieri di Castrovillari dove la comitiva fu trasferita da Laino Borgo per i primi interrogatori.
Inoltre è stata presa visione anche dei 7 gommoni utilizzati per la discesa prima di un nuovo sopralluogo nel fiume. La volontà della Procura della Repubblica, attraverso il fascicolo di indagine che vede iscritti dieci indagati, seguito dal sostituto Simona Manera, vuole accertare l’esatta dinamica dei fatti che hanno determinato l’incidente e la conseguente morte della studentessa 19enne di Rizziconi. Ma anche capire se l’attrezzatura utilizzata fosse conforme alle regole e i mezzi idonei alla navigazione e al trasporto di persone.