Lo schema è identico nella forma, vale a dire sette giorni di incontri, dibattiti, laboratori, proiezioni cinematografiche, letture e riflessioni con operatori della giustizia, associazione impegnate nella lotta alla criminalità e nel sociale, uomini delle istituzioni, familiari di vittime di mafia. Ma la sostanza è sempre più attuale: creare una coscienza critica e anticriminale, soprattutto nei giovani. Il festival della Legalità – ideato e promosso dall’amministrazione comunale di Castrovillari con il patrocinio della Fondazione Falcone e de La Casa di Paolo – ritorna dal 17 al 23 maggio sotto lo slogan “Stop alle Mafie”. Un vero e proprio appello urgente in un territorio ahimè tanto minacciato quanto offeso dalla criminalità organizzata, che anche nell’ultimo periodo ha saputo far percepire la sua presenza e la sua forza asfissiante nel tessuto sociale e produttivo del Pollino e della Sibaritide.
Una settimana in cui i veri protagonisti delle proposte culturali e di confronto saranno gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che, nel corso del fitto programma, incontreranno i protagonisti della magistratura, ascolteranno storie che hanno segnato la nostra terra, incentreranno l’attenzione su alcuni testimoni di legalità, affronteranno dibattiti sui temi della violenza contro le donne, del mondo del lavoro, delle migrazioni, della costituzione, delle problematiche sociali e giovanili. Spazio sarà riservato anche alle letture e ai laboratori, ma anche ai workshop destinati agli adulti.
«Un programma ricco di eventi – hanno evidenziato il sindaco Domenico Lo Polito e l’assessore alla bellezza culturale Federica Tricarico – che vedrà la presenza di numerosi testimoni della giustizia e di esponenti del mondo della magistratura. Tanti gli ospiti di questa terza edizione che avrà un focus particolare sulla ‘ndrangheta e sulla camorra. Attraverso le ricostruzioni di storie e racconti che hanno segnato la nostra terrà, si tenderà a suscitare l’emotività degli studenti e della società civile, in un’ottica non solo di ricordo, ma soprattutto di stimolo ad una corretta formazione del libero pensiero».
«Un festival che è riuscito a crescere in maniera esponenziale – ha specificato l’assessore al turismo e spettacoli, Ernesto Bello, ideatore della manifestazione – grazie alla fondamentale collaborazione degli istituti scolastici del territorio che sono i veri protagonisti degli eventi, nonché grazie all’utilizzo di una vera e propria rete di legalità che nel tempo è stata costruita con le istituzioni civili, militari e associazionistiche. Anche quest’anno – ha concluso l’Assessore – il festival è impreziosito dal patrocinio della Fondazione Falcone e de La Casa di Paolo, le realtà giuridiche delle famiglie Falcone e Borsellino. Questo, per noi, è un riconoscimento importante e uno stimolo a fare sempre meglio».