La cardiologia dell’ospedale di Castrovillari, diretta da Giovanni Bisignani, è il primo Centro in Calabria ed il secondo in Italia, dopo il “Monaldi” di Napoli, per numeri di interventi eseguiti per il trattamento dello scompenso cardiaco avanzato con una nuova tecnica, chiamata “Cardiac Contractility Modulation”.
Si tratta – si legge in una nota- «del trattamento con tecniche mininvasive e device innovativi dello scompenso cardiaco in fase avanzato capace di migliorare la contrattilità del cuore affetto da insufficienza cardiaca, mediante la stimolazione del muscolo cardiaco con impulsi elettrici ad alto voltaggio. È un intervento che richiede esperienza, capacità di selezione, alta professionalità e competenza. Questa modalità di stimolazione non ha lo scopo di produrre il battito del cuore, come avviene per i pacemaker, ma determina una rimodulazione del metabolismo del calcio. Nel cuore scompensato, infatti, si riduce l’attività dei geni e delle proteine che promuovono il rilascio di calcio nella cellula dai depositi. La sua concentrazione intracellulare si riduce e con essa la capacità della cellula di contrarsi e del cuore di pompare il sangue nel sistema circolatorio».
Con la nuova tecnica si verifica una «progressiva riattivazione di geni e proteine che regolano il rilascio del calcio nella cellula, aumentandone la disponibilità con un miglioramento della funzione del cuore. Questo trattamento è uno sguardo al futuro e rappresenta l’ultima frontiera per molti pazienti affetti da questa importante ed invalidante patologia qual è lo scompenso cardiaco. I risultati ottenuti sono incoraggianti e tanti pazienti ne testimoniano il beneficio».
L’esperienza di Castrovillari è stata presentata al congresso mondiale sullo scompenso cardiaco, tenutosi, di recente, a Praga. «Vedere che i pazienti stanno meglio, riescono a respirare meglio e ridurre gli accessi in ospedale, è un risultato che ci inorgoglisce e gratifica il nostro lavoro – ha dichiarato il prof Giovanni Bisignani. È un lavoro di squadra –ha aggiunto – pertanto ringrazio il direttore generale, Antonello Graziano, che è sempre al nostro fianco ed aperto all’innovazione, ma ringrazio anche tutti i componenti del reparto ed in particolare l’equipe di elettrostimolazione: i dottori Anna Lucia Cavaliere, Andrea Madeo, Antonio Mazziotti, Silvana De Bonis, il caposala, Antonio Fiore e tutti gli infermieri di sala. Siamo molto felici –ha concluso Bisignani- dei risultati ottenuti e contiamo di continuare a fornire uno standard elevato di cure, grazie al quale, già da diversi anni, il cittadino della nostra area non è più costretto a imbarcarsi in costosi viaggi della speranza per curarsi altrove, ma trova, nella nostra cardiologia anche tecnologie non disponibili in altre parti d’Italia».