Si chiama ”Ri-AbitareMorano” il progetto premiato dai fondi del Pnrr con 1milione e 600 mila euro di investimento per realizzare una vera e propria rivitalizzazione del borgo. Nove azioni in totale (tra partenariato pubblico e privato) che dovranno essere realizzate entro il giugno 2026. La proposta redatta dall’ufficio tecnico del comune di Morano Calabro sotto la direzione dell’architetto Rosanna Anele, rappresenta un articolato programma che comprende il risanamento e rifunzionalizzazione della sala Castello e area circostante e il risanamento ignienico funzionale dell’ala est di San Bernardino; l’industria rurale nel borgo di Palazzo Capabi; la scuola di restauro e valorizzazione beni storici culturali; il percorso di educazione ambientale e inclusione sociale “L’orto incolto”; l’infopoint del Castello; la seconda edizione del festial teatro musica; la valorizzazione digitale dei beni culturali, la fornitura di cartellonistica audiovisiva di arredo urbano.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere con delega ai progetti strategici per il borgo, Mario Donadio. «Il lavoro compiuto dall’esecutivo nel corso della consiliatura e in particolare nell’ultimo anno, sta dando i suoi frutti. Eravamo sereni, sapevamo che la qualità del nostro elaborato non poteva non essere presa in debita considerazione. E così è stato. Eccola la nostra attenzione per il centro storico, ulteriore indicatore della passione con cui serviamo la comunità, e di come lo facciamo nonostante le critiche continue e le accuse di incapacità lanciate da chi tra i nostri oppositori non si accorge che screditando noi scredita Morano».
La risposta con i fatti all’opposizione
Un risultato che il sindaco Nicolò De Bartolo promuove per zittire anche l’opposizione che da tempo accusa l’esecutivo di non essere «in grado di avanzare noi progetti adeguati, questa è la nostra risposta. Un anno fa abbiamo riunito intorno a un tavolo gli operatori economici e culturali, abbiamo ascoltato e coordinato idee e prospettive, nella convinzione che le sinergie producano forza e sviluppo. È accaduto però, strada facendo, che una errata valutazione del piano da parte degli organi competenti portasse all’assegnazione di un punteggio basso per Morano e al mancato finanziamento. Come hanno reagito i soliti detrattori? Con biasimi e critiche irripetibili. Anziché dispiacersi dell’occasione apparentemente persa, questi tali esultano per la sconfitta altrui, così, tanto per biasimare, a prescindere, perché così si deve fare. Ma noi eravamo più che sicuri della bontà delle nostre proposte, e così, incaricato il dirigente dell’Ufficio tecnico, l’ottimo architetto Anele, e il suo staff di redigere il ricorso, ne abbiamo atteso con fiducia l’esito e qualche giorno fa ci hanno comunicato che avevamo ragione. Progetti finanziati! E adesso? Che dovremmo dire ai nostri avversari? Niente, non diciamo niente. Alla chiacchiera da marciapiede rispondiamo, come sempre, con i fatti».