I Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro dieci ettari di superficie boscata, di cui sette oggetto di estirpazione non autorizzata in violazione della normativa paesaggistico ambientale e deferito quattro persone responsabili di tale attività.
Il sequestro è avvenuto in località San Biase-Serra di Volpe del Comune di Rende a seguito di un controllo dei militari che hanno sorpreso due persone mentre stavano procedendo ad effettuare l’estirpazione dell’area boscata. Uno dei due, alla guida di un grosso trattore cingolato stava procedendo a spingere in una scarpata a margine di un ruscello, al fine di occultarle, numerose ceppaie appartenenti ad alberi di Roverella mentre un secondo soggetto stava procedendo con una motosega all’abbattimento di altri alberi per poi procedere all’estirpazione delle ceppaie.
L’area dove prima era presente un rigoglioso bosco ad elevata biodiversità e habitat ideale di animali composto da specie tipiche della macchina mediterranea e da diverse specie di querce si presentava alla vista dei militari intervenuti completamente dissodata e livellata mediante le macchine operatrici presenti, una trattrice cingolata ed un escavatore posti poi sotto sequestro, utilizzate con lo scopo di sopprimere tutta la componente vegetale. Dopo le prime verifiche giungeva sui luoghi il responsabile dei lavori che non era in possesso di alcun tipo di autorizzazione per l’estirpazione già effettuata su una vasta area.
Per l’accertamento dei fatti i militari hanno proceduto a rilevare, con strumentazione il perimetro dell’area oggetto di estirpazione del bosco e a rilevare la presenza, lungo le sponde del limitrofo ruscello, delle ceppaie oggetto di estirpazione appartenenti alle specie forestali che formavano il preesistente bosco. All’esito di tali rilevi, i militari intervenuti hanno accertato che l’area boscata oggetto di trasformazione d’uso del suolo e posta poi sotto sequestro era pari a 70.000 metri quadri. Il controllo ha accertato che i lavori erano stati effettuati senza le necessarie autorizzazioni. Si è pertanto proceduto al deferimento presso la Procura della Repubblica di Cosenza del proprietario del terreno, del committente e dei due operai per violazioni in materia paesaggistico ambientale e di distruzione e deturpamento di bellezze naturali sottoposte a speciale protezione oltre ad illeciti, di natura amministrativa, in violazione alla Legge Forestale della Regione Calabria per un ammontare di 490.000 Euro
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