E’ arrivato a piedi, si è introdotto nella parafarmacia, minacciando con una pistola in mano le due farmaciste di turno e si è fatto consegnare l’incasso di giornata. Poi si è dileguato, indisturbato. E’ successo ieri sera intorno alle 19:30 nella centralissima Corso Calabria. Dietro il bancone le due professioniste che stanno per chiudere l’esercizio dopo una intensa giornata di lavoro, quando la tranquillità viene sconvolta dall’arrivo del rapinatore.
Sul caso indaga la Polizia di Stato che ha acquisito i filmati a circuito chiuso dell’esercizio commerciale e di altri occhi elettronici della zona, per provare a ricostruire l’episodio criminoso che ha sconvolto le protagoniste ed anche una intera città.
«Siamo stanchi, vogliamo sicurezza»
Oggi sulla pagina social dell’attività commerciale proprio i titolari dell’esercizio hanno chiesto alle istituzioni pubbliche che «la sicurezza pubblica sia garantita e non solo auspicata. Siamo sgomenti, increduli, tristi e soprattutto ci sentiamo impotenti».
L’espidio avrebbe potuto avere un epilogo tragico, vista la dinamica della rapina. Ecco perchè i farmacisti dichiarano di non sentirsi tutelati, «siamo veramente stanchi. Chi lavora con onestà, dedizione e passione non può non sentirsi sicuro sul posto di lavoro che con tanti sforzi e sacrifici ha costruito e che realizza anche un servizio pubblico. Non possiamo credere di non essere protetti e soprattutto di non essere in grado di proteggere i nostri amati clienti che, ricordiamolo, sono i più vari: famiglie con bambini, adulti, anziani che ogni giorno ci scelgono apprezzando e premiando il nostro lavoro e la nostra professionalità».
Oltre al ringraziamento alle forze dell’ordine intervenute prontamente, il pensiero è rivolto anche alle due professioniste che in prima persona hanno subito l’aggressione. «Chiediamo – concludono i titolari – di non essere lasciati soli e facciamo un appello vogliamo sicurezza».