E’ il giorno del silenzio e dei tanti interrogativi che risuonano nella testa. Due comunità, quella reggina da dove la giovane diciottenne Denise Galatà era partita con sogni e speranze per vivere una giornata di svago insieme alla scuola, e quella del Pollino, dove la tragedia si è consumata tra le rapide del fiume Lao, sono attonite. Ammutolite di fronte a tanto dolore.
Sarà la magistratura ad accertare se ci sono responsabilità penali in questa tragedia. La Procura della Repubblica di Castrovillari infatti ha disposto l’autopsia sul corpo di Denise Galatà, la studentessa di Rizziconi trovata senza vita ieri pomeriggio – dopo ventiquattro ore di estenuante ricerca – dopo essere finita nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo, mentre faceva rafting insieme ad alcuni compagni di classe. L’iniziativa del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, Simona Manera, ha lo scopo di accertare le cause del decesso della giovane, sbalzata nel fiume dopo l’urto tra il gommone sul quale si trovava insieme ad alcuni compagni ed insegnanti e quello che lo precedeva.
«Vicenda sconvolgente»
Intanto in queste ore anche i responsabili della Pollino Rafting, la società di professionisti esperti e brevettati che accompagnava il gruppo di studenti di Polistena tra le rapide del fiume Lao, sono intervenuti sulla vicenda. «Le nostre attività si svolgono tutte in assoluta sicurezza. Siamo a disposizione degli inquirenti, abbiamo fatto tutto il possibile per trovarla». Proprio le guide che erano in acqua, quel tragico pomeriggio, sono state le prime persone ad intervenire per mettere in sicurezza il gruppo finito tra le gelide rapide del corso d’acqua. «L’attività è sicura – continua uno dei responsabili che ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate oggi dal Quotidiano del Sud – ma come in molte cose della vita c’è sempre l‘incognita della tragica fatalità, dell’imprevisto. Questa vicenda è sconvolgente, pensare ad una ragazza che va a divertirsi e poi succede quanto accaduto è qualcosa difficile da commentare».
S’indaga per omicidio colposo
Il corpo di Denise è stato trovato ieri a pochi metri sotto il pelo dell’acqua, incastrato tra arbusti e rocce. Podo distante dal luogo in cui la piccola imbarcazione sulla quale viaggiava ha urtato contro le rocce e ha sbalzato tutti tra le correnti del fiume che l’hanno trascinata via senza darle il tempo di reagire. La procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo disponendo verifiche sui mezzi nautici coinvolti nell’incidente e ascoltando tutti i protagonisti di questo episodio. Le stesse guide della Pollino Rafting già la sera dell’incidente erano state ascoltate a Castrovillari dal pm, Manera, nel corso dei primi interrogatori presso la Caserma dei Carabinieri che ospita il comando compagnia.