E’ durato circa sei ore il primo sopralluogo tecnico sul fiume Lao, dove il 30 maggio scorso perse la vita Denise Galatà, dopo essere stata sbalzata fuori da un gommone sul quale effettuava una discesa in rafting nel corso della gita scolastica con l’istituto Recchici di Polistena. Sul fiume, nei luoghi in cui ci è consumata la tragedia, si sono ritrovati per una perizia il consulente nominato dalla Procura, l’ingegnere Giuseppe Viggiani, e il suo collaboratore, l’ingegnere Francesco Cruscomagno.
Insieme a loro anche i consulenti di parte, professor ingegnere Franco Calomino, dottor Andrea Gatti e ingegnere Danilo Algieri Ferraro (indicati dai difensori degli indagati appartenenti all’associazione di Rafting), e il geologo Giuseppe Campanella e l’ingegnere Pasquale Saladino (Consulenti di parte nominati dai difensori del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo). Ad accompagnarli sul fiume sono arrivati da Cosenza gli uomini dei Vigili del Fuoco del comando provinciale. In località “ponte di ferro” sono state effettuate alcune misurazioni riguardanti la sezione, la portata e la velocità dell’acqua.
Il consulente della procura, l’ingegnere Giuseppe Viggiani, e il suo collaboratore, l’ingegnere Francesco Cruscomagno, con il supporto dei vigili del fuoco, hanno anche raggiunto e visionato la sponda adiacente al luogo dell’incidente per raccogliere elementi utili a comporre il fascicolo che verrà inoltrato al Procuratore Alessandro D’Alessio e il pm competente, Simona Manera, che intendono accertare le eventuali responsabilità penali per la morte della diciottenne. Nel registro degli indagati ad oggi sono iscritte dieci persone.