Una messa nella chiesa del buon pastore a Sibari e un momento di riflessione. Così il presidio di Libera di Cassano allo Jonio ricorderà domani Fazio Cirolla nel quattordicesimo anniversario della sua uccisione. L’operaio sibarita fu ucciso raggiunto e colpito a morte da due sicari per errore in un autosalone in contrada Caccianova il 27 luglio 2009, mentre era con il figlio, perchè scambiato per il vero obiettivo dell’agguato ndranghetista.
Il Presidio di Cassano nel suo patto costitutivo si è impegnato a fare memoria della morte di quest’uomo giusto nella ricorrenza della sua scomparsa prematura. Anche quest’anno perciò si è inteso organizzare un momento di riflessione partecipato.
Un appuntamento che continua nel solco di voler «tessere una rete sana nel territorio della Sibaritide, dove si continua a intimidire, strozzare e uccidere, è il modo più corretto per costruire una nuova narrazione di questo meraviglioso lembo di terra calabra, culla della Magna Graecia». Dopo la messa officiata da don Pietro Groccia, i presenti si sposteranno nello spazio antistante la chiesa dove si vivrà un momento di commemorazione delle vittime di mafia e quanti si sono impegnati, con il sacrificio della propria vita, per il contrasto alla criminalità organizzata. All’appuntamento parteciperà la famiglia di Fazio Cirolla, le associazioni del territorio ed il vescovo della Diocesi di Cassano e vice presidente della Cei, monsignor Francesco Savino.