C’ anche un pezzo di Frascineto nella colonna mobile della Protezione civile Calabria che in queste ore sta portando soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dall’alluvione in Toscana. Il gruppo di volontari Aquile del Pollino di Frascineto, guidati dal vice sindaco Angelo Prioli, è impegnato in questi giorni impegnati nel comune di Campi Bisenzio (FI) nell’offrire assistenza e supporto alle persone colpite da questa calamità naturale.
Guidata dal dirigente regionale Domenico Costarella la protezione Civile Calabria è rappresentata da diversi uomini e mezzi tra i quali figurano anche gli appartenenti all’ente di volontariato frascinetese che stanno dimostrando dedizione, tempestività e professionalità nelle operazioni di soccorso. L’attività delle Aquile, in particolare, sta rappresentando un prezioso contributo nel sostegno logistico e operativo alle comunità locali e delle attività commerciali.
In particolare, il gruppo soccorritori Aquile del Pollino, coordinate sul posto dal Vicesindaco Angelo Prioli, ha svolto un ruolo fondamentale nel coordinamento delle attività sul campo, dimostrando leadership, competenza e un profondo senso di responsabilità. L’Associazione di Protezione civile di Frascineto, che il prossimo anno compirà 20 anni di attività, continua a rimanere punto di riferimento nei momenti di crisi sia per la ProCiv regionale che di quella nazionale.
Il Sindaco Angelo Catapano, a nome di tutta la comunità di Frascineto, ha ringraziato i volontari del Gruppo Soccorritori Aquile del Pollino e tutti coloro che stanno partecipando a quest’opera di solidarietà. «La loro dedizione e il loro spirito altruistico – sottolinea il Primo cittadino – rappresentano un esempio tangibile della forza della solidarietà umana in tempi di difficoltà. Il Comune di Frascineto – aggiunge – si unisce al dolore delle famiglie colpite da questa calamità e continuerà a offrire il proprio sostegno per contribuire alla ricostruzione e al ritorno alla normalità. Insieme, possiamo dimostrare la resilienza e la solidarietà – conclude Catapano – che caratterizzano la nostra comunità».