Il Santuario dello Spasimo, comunemente detto delle Cappelle, a Laino Borgo è stato riaperto al pubblico. Ieri sera l’amministrazione comunale, insieme all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, ha ufficialmente riaperto le porte del luogo sacro tanto caro ai lainesi e non solo, dopo una importante fase di restauro del controsoffitto, dei dipinti murali e degli affreschi custoditi nella splendida cappella del comune del Pollino.
Proprio grazie ad un finanziamento di 150 mila euro, destinati ad altro indirizzo, l’amministrazione comunale di Laino Borgo – vista la grande importanza che il luogo riveste per la comunità – ha chiesto alla Regione Calabria di utilizzarlo per il recupero del santuario. I lavori, eseguiti nei tempi previsti, affidati all’impresa Gianfranco Mirabelli & figli, coadiuvata da un pool di restauratrici tra cui la lainese Flavia Gazineo, secondo il progetto redatto dall’architetto Mariagiulia Rimola, hanno permesso a Laino Borgo di riappropriarsi di questo «luogo della riflessione – ha dichiarato il sindaco Mariangelina Russo – che è riferimento per tutta la comunità. Per noi la Madonna delle Cappelle è riferimento nelle difficoltà, confidente a cui ci rivolgiamo giornalmente. Per questo è con enorme piacere e profonda emozione che oggi da Sindaco ho il piacere e l’onore di restituire alla comunità la nostra chiesa santuario dello Spasimo restaurata».
L’amministrazione ha ringraziato innanzitutto la Regione Calabria, nella persona dell’assessore Gianluca Gallo, per aver concesso l’utilizzo del finanziamento per il restauro degli affreschi e del controsoffitto, ma anche la ditta, il parroco don Roberto i volontari che si occupano della pulizia e manutenzione del santuario, e tutte le maestranze che si sono prodigate al massimo della professionalità per ridare lustro e bellezza a questo spazio dello spirito «unico nel suo genere – ha aggiunto il sindaco Russo – che è patrimonio di Laino Borgo ma anche di tanti fedeli e devoti che qui cercano pace, riflessione, accompagnamento spirituale. Noi – ha concluso – come amministrazione abbiamo trovato i fondi per ridare bellezza a questo luogo per noi identitario, ora tocca a tutti (religiosi, laici, volontari) far si che le Cappelle mantengano viva questa bellezza e che resti aperto sempre con una presenza costante capace di custodire questo santuario»