C’è una emergenza igienico sanitaria, generata da alcuni problemi strutturali già evidenziati dalla scuola, che rende inagibili i laboratori dell’Ipseoa (Istituto Alberghiero) di Castrovillari costringendo la scuola a sospendere temporaneamente le lezioni e le attività didattiche. Una situazione che ha prodotto, nella giornata di oggi e per i giorni a seguire, una protesta pacifica ma energica degli studenti dell’Istituto professionale che è amplificata anche dalla presa di posizione della scuola, diretta da Immacolata Cosentino, che ha sottolineato come lo stallo al quale si è arrivati «pone a serio rischio la salute di tutta la comunità all’interno della struttura. Gli studenti e le loro famiglie – scrive l’Ipseoa in una nota stampa – chiedono, dunque, a gran voce, un intervento immediato da parte della provincia che risolva la situazione in maniera definitiva».
A rendere ancor più delicata la situazione già precaria per gli studenti anche le infiltrazioni di umidità che hanno reso inagibili alcune classi del terzo piano per le quali la scuola ha dovuto riorganizzare la modulazione dell’accoglienza della popolazione studentesca, che soffre comunque più di ogni altra cosa della impossibilità di entrare nelle cucine, nella sala ristorante e negli altri spazi laboratoristi che compongono il grosso della formazione quotidiana per un istituto come l’alberghiero.
Stamane guidati dai rappresentanti di istituto Armando Cartolano e Giuseppe Laino Junior gli studenti si sono ritrovati nel cortile della scuola per determinarsi sulla mobilitazione da mettere in campo «fino a quando non sarà risolta questa incresciosa situazione» affermano i rappresentanti degli studenti. «Per colpa del mancato funzionamento delle fogne che risalgono nei laboratori non possiamo accedere alla formazione che ci spetta. La scuola ha fatto richiesta alla Provincia di intervenire già da tempo e noi aspettiamo che chi di dovere faccio ciò che bisogna fare nei tempi più brevi per permetterci di tornare a fare la scuola che abbiamo scelto».
Anche il convitto, inaugurato ad inizio dell’anno scolastico, ha dovuto fare i conti con le problematiche che interessano la struttura e oggi tutti vivono in un limbo non più accettabile.