La famiglia non deve essere disturbata. Con questa motivazione un uomo di 34 anni ha aggredito un insegnante, il quale lo aveva convocato a scuola, per discutere della condotta del figlio. Vittima di quest’ennesima aggressione ai danni del personale scolastico, un docente di un istituto comprensivo di Reggio Calabria. Tutto ha origine da un litigio avvenuto qualche giorno fa tra il figlio dell’uomo e un suo compagno di classe, durante l’ora di Educazione fisica.
In merito a ciò, il padre dell’alunno era stato convocato a scuola dal docente coordinatore di classe per essere informato del comportamento tenuto dal figlio 12enne. Giunto presso l’edificio scolastico, dopo aver chiesto al figlio chi fosse l’insegnante che lo aveva fatto convocare, il genitore si è rivolto allo stesso con tono minaccioso, urlando che non doveva essere disturbata la famiglia del ragazzino, per poi aggredirlo fisicamente sbattendolo contro un muro e afferrandolo per il collo. Il docente, assistito dal personale della scuola, fortunatamente non ha riportato traumi significativi, ma ha deciso ugualmente di ricorrere alle cure mediche.
I carabinieri della stazione di Cannavò hanno identificato l’aggressore, che verrà segnalato alla Procura di Reggio Calabria per lesioni, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, dal momento che l’insegnante era impegnato nell’esercizio delle proprie funzioni all’interno della scuola. E proprio per cercare di arginare questi comportamenti violenti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha deciso di mettere in campo una serie di azioni, fra cui la presenza delle forze dell’ordine nelle aree più a rischio ed il risarcimento per il danno morale che lo Stato vuole chiedere agli aggressori di dirigenti e docenti.
Il titolare del dicastero di Viale Trastevere auspica, infine, che venga approvata rapidamente la riforma del voto di condotta e delle sospensioni, con l’introduzione obbligatoria delle attività di cittadinanza solidale.