Non si è mai pronti al distacco. Non ci si abitua mai, neanche quando si è consapevoli che questo possa accadere prima o poi. Ma quando la morte arriva improvvisa, come un ladro di notte, tutto diventa stravolgente, inimmaginabile, assurdo. E’ successo oggi quando i telefoni hanno cominciato a far circolare la notizia più atroce che la città potesse ricevere: Mimmo Munno non è più tra noi. Un lutto terribile, inaspettato, fulmineo per la sua famiglia in primis, per gli amici, ma anche per la città tutta. Perchè Mimmo era l’amico di tutti, sempre pronto al sorriso, prodigo verso chiunque avesse bisogno, disponibile e gentile, nel suo stile semplice e genuino.
Uno del popolo, cresciuto per strada nella schiettezza che questa insegna fin da piccoli, quando le ferita sulle ginocchia per le partite tra la polvere o i giochi d’altri tempi fatti con gli amici, regalano la cifra di ciò che saremo domani. Persone che sanno cadere e rialzarsi, costruirsi con i sudori e le fatiche di una vita spesa con passione per il sociale, il lavoro, la famiglia, gli ideali. Un uomo perbene, senza fronzoli ne vizi, cresciuto tra le fila degli scout, figlio di una famiglia che ha saputo trasferirgli i valori sani del vivere comune, che ha saputo incarnare e fare propri, traducendoli in una modernità quotidiana nelle funzioni che è stato chiamato a svolgere. La politica – che lo ha visto consigliere e assessore delle giunte Blaiotta, e poi primo segretario cittadino del nascente gruppo di Fratelli d’Italia – ma anche l’impegno sindacale tra le fila dell’Ugl Poste, la sua seconda casa di impegno collettivo. E’ tra la fila del sindacato, che ha tradotto in missione di servizio il suo lavoro da postino, avendo la capacità di restituire quella dimensione di attenzione ai lavoratori che lo ha contraddistinto anche nel suo impegno civico e politico.
E’ una città frastornata quella che stamattina ha dovuto ingoiare la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere e quasi si stentava a credere. Diretto con gli avversari e con gli amici, di cuore generoso, discreto e lavoratore, amava lo sport (il suo Milan su tutti) che praticava con determinazione ed impegno, come tutte le cose che faceva nella vita.
Lo ricordano in tanti, forse tutti. Perchè Mimmo era patrimonio comune, me lo si lasci dire, amico di tutti nella forma diretta della conoscenza e della capacità di accogliere, condividere, costruire rapporti che duravano nel tempo e anche a distanza di chilometri. Il suo sindaco, Franco Blaiotta, ha voluto ricordarlo non solo dal punto di vista politico ma «soprattutto quale persona perbene. Un uomo determinato, un amico leale e corretto che si è sempre speso per gli altri e con il quale ho condiviso momenti importanti e significativi. Una grave perdita per la città che ha avuto il privilegio di godere delle sue doti umane e professionali. Ci mancherà».
«Politico estremamente capace, un uomo intelligente, determinato, divertente» ricordano i suoi amici di partito (Fratelli d’Italia) che perdono un pezzo importante del dialogo e della sintesi politica. E non è banale, ma molto vero dire che «con la sua perdita se ne va anche una parte della nostra storia», non solo del partito ma di Castrovillari. Domani 30 maggio nella chiesa dei Sacri Cuori alle ore 16:00 l’ultimo saluto ad un uomo onesto, perbene, che ha saputo fare dei valori in cui credeva uno stile di vita. Alla sua famiglia giunga il saluto commosso della nostra redazione, che lo ha apprezzato e si è onorato in vita della sua amicizia e stima. Ciao Mì.