Sarà il film “I peggiori giorni” ad innescare il confronto tra i detenuti e il regista Massimiliano Bruno per la Masterclass che nell’ambito dell’I-Fest 2023 porterà i protagonisti del festival dentro le mura della casa circondariale di Castrovillari. Un evento che si aggiunge alle proiezioni degli short movie della selezione ufficiale Cinema Senza Confini del contest Orizzonti, visionati e valutati dalla giuria critica dei detenuti giovedì 7 e venerdì’ 8 settembre, che individuerà il cortometraggio a cui verrà conferito, nella serata del 15 settembre, il premio “Rosetta Sisca”.
Il premio quest’anno consisterà in manufatto fortemente simbolico, l’opera “Ragno!”, realizzata utilizzando rami levigati dal mare e cartapesta ed ispirata alle creazioni di Louise Bourgeois, frutto della collaborazione tra l’Istituto Penitenziario ed il Liceo Artistico “A.Alfano” di Castrovillari, diretto dal Dirigente Scolastico Elisabetta Cataldi.
All’appuntamento di venerdì oltre al regista parteciperà anche l’attrice Sara Baccarini. Prosegue così anche quest’anno la collaborazione tra la Direzione della Casa Circondariale di Castrovillari e l’International Film Festival 2023, rassegna cinematografica che vedrà la partecipazione di ospiti di fama nazionale ed internazionale, tra cui il Leone d’Oro Milcho Manchevski, i Premi Oscar Paul Haggis e Cuba Gooding Jr., gli attori Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta e Lino Banfi.
L’evento punta alla crescita della sensibilità culturale e sociale dei partecipanti, nonché alla riflessione sul piano emotivo, intento comune del regista e del Direttore Artistico dell’I-FEST International Film Festival Giuseppe Panebianco, i quali sostengono quanto sia importante che una pellicola riesca a suscitare domande interiori. Al termine della proiezione, seguirà un dibattito di confronto sui temi che la visione del film avrà loro suggerito, proprio per condividere riflessioni e punti di vista.
Il Direttore della casa Circondariale di Castrovillari, Giuseppe Carrà, sottolinea il grande rilievo della manifestazione: «Il trattamento delle persone ristrette vede, attraverso questa occasione, un grande momento di crescita qualitativa. Il cinema costituisce, come mezzo di comunicazione, uno degli strumenti che maggiormente induce al ragionamento consapevole, inoltre, offre possibilità di interazione e apre la strada ad un compiuto momento di analisi del proprio vissuto, partendo dalle storie proposte sullo schermo».
L’occasione è utile, per abbattere una divisione tra “il mondo di dentro ed il mondo di fuori”. Entrano in un istituto di pena prodotti cinematografici nuovi e vivaci in linea con le migliori tendenze del momento superando il vecchio stereotipo passatista del cineforum dei detenuti.