Sono in tutto 10 le persone indagate per la morte di Denise Galatà, la studentessa trovata senza vita nel Fiume Lao dopo essere caduta dal gommone sul quale effettuava una discesa di rafting durante una gita scolastica sul Pollino. Si tratta delle guide specializzate che conducevano le imbarcazioni coinvolte nella escursione della scolaresca, i rappresentanti legali della A.S.D. Canoa Club Lao Pollino – la società che ha gestito il gruppo proveniente dalla scuola Liceo Rechichi di Polistena – e il sindaco di Laino Borgo. Il Pm titolare dell’inchiesta, Simona Manera, che vuole accertare le responsabilità sull’incidente, ha disposto per domani l’autopsia sul corpo della giovane studentessa di Rizziconi che verrà effettuato presso l’ospedale Giannettasio di Rossano. Sarà l’anatomopatologo Biagio Solarino perito dell’università di Bari, il consulente della Procura della Repubblica che ha ricevuto l’incarico in queste ore, a dover svolgere quello che per il Pm è un passaggio fondamentale per stabilire le cause della morte della ragazza, apparentemente deceduta per annegamento.
In queste ore, inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari stanno apponendo i sigilli alla sede operativa della Pollino Rafting, mettendo sotto sequestro la struttura e il materiale in esso contenuto, compreso i gommoni utilizzati per la discesa finita tragicamente con la caduta in acqua di diversi giovani studenti e la tragica scomparsa della diciottenne, ritrovata nelle acque gelide del fiume dopo ventiquattr’ore di drammatiche ricerche.
Gli indagati
Giuseppe Cosenza, presidente Consiglio Direttivo “A.S.D. Canoa Club Lao Pollino”, Riccardo D’Onofrio, vicepresidente Consiglio Direttivo “A,S.D. Canoa Club Lao Pollino”, le guide Raffaele Cosenza, Luigi Cosenza, Giampiero Bellavita, Gabriel Alacom Correa, Raffaele De Mare, Francesco De Stefano, Camila Andrea Ortegallancafilo, e il sindaco di Laino Borgo Mariangelina Russo. Omicidio colposo il reato ipotizzato.