Tre mandati alla guida della Croce Rossa Italiana del comitato di Castrovillari, una vita nel volontariato attivo, sempre con il sorriso sulle labbra. Anche quando l’impegno sul campo e la burocrazia incombente hanno reso più pesante il donarsi agli altri. Mariagrazia Mainieri ha salutato ieri i volontari della struttura che in dodici anni ha visto crescere e irrobustirsi, nei numeri e nei servizi espletati, ma soprattutto nel «posizionamento nel tessuto sociale» della città. E’ un bilancio assolutamente positivo quello che lascia a chi verrà dopo di lei e che «di sicuro saprà fae meglio» aggiunge con la modestia che la contraddistingue da sempre.
La sua esperienza in Croce Rossa inizia quando a Castrovillari esisteva solo il comitato femminile. Insieme ad altre venti veterane in rosa diede vita a quella che oggi è una organizzazione con 158 volontari attivi e molti altri uomini e donne pronti a formarsi per entrare a far parte del sodalizio che quest’anno in Italia festeggia il 160 anni di fondazione.
«Sono stati 12 anni importanti della mia vita. Un percorso a tratti complicato perchè l’organizzazione è cambiato molto in questo ultimo periodo. Ma assolutamente entusiasmanti perchè il comitato di Castrovillari è cresciuto molto». Arriva nella organizzazione fondata da Henry Dunant perchè cercava un «volontariato libero» si è lasciata affascinare dal network di Croce Rossa nel quale ha sempre operato in prima fila insieme alla grande famiglia di volontari che nel corso del tempo è crescita specializzandosi sempre più e meglio. «Credo che abbiamo lasciato un segno soprattutto perchè abbiamo risposto ai bisogni di tutti».
Il Papa, gli sbarchi e il Raganello
Se le chiedi quale sia stato il servizio più significativo fatto in questi tre mandati da presidente lo sguardo sembra stringersi a realizzare un flash fotografico dei momenti più importanti e la memoria nei condensa tre essenzialmente: il primo – confessa – la visita del Papa a Cassano (giugno 2014): «un momento storico ed emozionante», poi la tragedia del Raganello (agosto 2018) «il servizio che non avrei mai voluto fare» aggiunge con la mentre che sembra ripercorrere l’agonia e lo strazio di quelle ore tremende nel Pollino, e poi «il più toccante per tutti noi» lo sbarco dei migranti a Corigliano – Rossano.
«La Pandemia un salto nel buio»
Un capitolo a parte, nel libro dei ricordi, è riservato alla storia recente con l’impegno dei volontari del comitato Cri di Castrovillari nel periodo complesso e delicato, drammatico e incerto degli ultimi anni: la Pandemia. «Quella – commenta con il sorriso di chi sa di aver compiuto un’impresa – è stato un salto nel buio. Eravamo fuori da ogni logica, ricorda la presidente Mainieri – Siamo rimasti solo noi, qualche altra associazione, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine». Nei giorni drammatici tra gli annunci del presidente Conte che chiudeva l’Italia, le notizie del mondo che rilanciavano una ermegenza che sarebbe diventata sempre più internazionale e planetaria, la Croce Rossa Italiana a Castrovillari è diventato il vero riferimento per i cittadini spaventati da quella incertezza e paura che un virus partito a migliaia di chilometri aveva generato in ciascuno. Nei giorni di solitudine che il Covid 19 aveva determinato gli uomini e le donne di Cri sono scese in campo «viaggiando a vista» – ricorda Mariagrazia Mainieri – per essere al fianco dell’amministrazione comunale nella gestione del controllo dell’epidemia locale, con la somministrazione dei tamponi gratuiti che hanno permesso il tracciamento di molti casi di Sars Cov, e poi partecipando in prima linea alla somministrazione dei vaccini che hanno ridato la speranza di un ritorno alla normalità. «E’ stata una bella sfida e credo che abbiamo fatto la differenza».
La consegna della bandiera di Cri
Nella serata del saluto finale del mandato da presidente la cerimonia semplice ma carica di significato ha coinciso con l’inizio della settimana di Croce Rossa Italiana. La bandiera dell’organizzazione internazionale è stata consegnata nella mani del Sindaco, Domenico Lo Polito, e da oggi sventolerà sul palazzo di città accanto al vessillo italiano ed europeo. «Avere la tranquillità che si possono affrontare le emergenze fa governare in maniera più tranquilla» ha detto il primo cittadino ricordando l’impegno della Cri e della presidente uscente per la città. Il prossimo 19 maggio l’assemblea dei volontari sarà chiamata a scegliere il successore della Mainieri. «Chi verrà dopo di me sono certa farà meglio» chiosa prima di lasciarsi abbracciare dai volontari che numerosi affollano la sala consiliare insieme a tante autorità civili e militari del territorio.