Inizierà tra meno di ventiquattr’ore il nuovo anno scolastico che dopo l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, ora si porta dietro un’altra incognita dovuta al dimensione scolastico frutto degli interventi legislativi che hanno accentuato «confusione e disorientamento». Lo scrive il segretario comprensoriale generale della Cgil, Giuseppe Guido, che mentre affida alla stampa le sue considerazioni sulle recenti vicende che hanno segnato la scuola, augura a nome della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno a studenti, insegnanti, dirigenti scolastici ed a tutto il personale scolastico un sincero augurio di buon lavoro per l’inizio del nuovo anno scolastico.
«Ribadiamo la nostra ferma contrarietà al piano di dimensionamento scolastico voluto dal Governo che, attraverso accorpamenti e smembramenti, produrrà un drastico taglio al numero delle istituzioni scolastiche del Paese con una accentuata penalizzazione per le Regioni del Sud. Per dare centralità alla scuola, combattere la dispersione e migliorare la qualità dei processi formativi servono investimenti, anche in risorse umane, e non certo tagli ed accorpamenti» scrive a chiare lettere.
I pesanti effetti della scure che si abbatterà sulla provincia di Cosenza con il taglio di 29 autonomie scolastiche sulle 79 totali della nostra regione riguarderà anche le scuole del nostro comprensorio, dal Tirreno passando per Castrovillari fino a Corigliano Rossano. Il taglio del personale in organico, la complessità organizzativa dei nuovi istituti accorpati, il numero delle sedi distaccate delle nuove istituzioni scolastiche «comporteranno una diminuzione della qualità del servizio scolastico, metteranno in discussione il diritto allo studio costituzionalmente garantito, potrebbero causare un nuovo impoverimento della tante aree interne di cui si compone il territorio».
«Siamo quindi convinti – aggiunge – serva un senso di responsabilità alto nell’affrontare la delicata questione e ci appelliamo, nel mentre valutiamo eventuali e possibili iniziative legali, alle amministrazioni locali, ai dirigenti scolastici ed ai collegi dei docenti affinchè guardino esclusivamente agli interessi del territorio, degli studenti, delle famiglie e del lavoratori avendo a cuore la qualità dell’offerta formativa e non il mero mantenimento di uno status quo che la normativa mette in discussione. Se ci dovranno essere accorpamenti, serve guardare, ad esempio e per le scuole superiori, alla istituzione di poli funzionali e non lasciare, invece, carta bianca a chi sarà chiamato a decidere. Non si guardi al proprio orticello, alla propria poltrona, ma si abbia il coraggio di perseguire interessi generali»
«Nell’augurare buon anno scolastico, assicuriamo che saremo al fianco di quanti, tanti, avranno il coraggio di agire, con responsabilità, spirito critico e consapevolezza, per contrastare tagli indiscriminati alla offerta scolastica e guarderà ad una razionalizzazione funzionale, generale e non ad personam. Nel mentre noi proveremo a cambiare il decreto».