Quattro persone identificate per le quali è scattato il protocollo di allontanamento dal comune di Cassano all’Jonio e il relativo divieto di farvi ritorno per i prossimi 3 anni oltre all’obbligo di presentarsi alla loro ambasciata entro il prossimo 19 giugno. E’ il risultato dell’operazione congiunta contro la prostituzione che stamane ha visto impegnati il personale della Polizia Locale di Cassano – guidato dalla comandante Anna Maria Aiello – e quello del Commissariato di Polizia di Castrovillari – diretto dal vicequestore Giovanni Arcidiacono – lungo la Statale 106 in quelle aree ricadenti in agro del comune jonico.
Il lavoro di oggi trae origine nel lontano 2019 quando, dopo l’elezione, il sindaco Giovanni Papasso e la sua amministrazione comunale, decisero di emanare una apposita ordinanza per combattere la prostituzione e la presenza delle meretrici sul territorio comunale. «La lotta contro il commercio di esseri umani a fini sessuali è da sempre una priorità l’amministrazione comunale cassanese – spiega una nota stampa – soprattutto in vista della stagione estiva, quando la presenza turistica aumenta e quando è più necessario del solito controllare e difendere il decoro urbano».
Dopo ripetuti controlli e le relative misure applicate nel corso degli altri anni, stamane è scattata la mano pesante delle autorità per tramite della nuova operazione condotta in sinergia dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato che ha mirato a debellare la mafia della prostituzione che opera sul territorio, proteggendo allo stesso tempo le potenziali vittime coinvolte in questa forma di sfruttamento.
«L’operazione – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – è partita in mattinata e sono state controllate una serie di persone accusate di svolgere l’attività di meretrice. In sinergia, Polizia Locale e Polizia di Stato, hanno agito contro la mafia della prostituzione soprattutto in vista della stagione estiva. Soggetti che volevano usare i territori e i villaggi turistici per adescare clienti deturpando l’immagine del Comune e delle stesse località turistiche e balneari. Abbiamo scongiurato questo piano diabolico della mafia della prostituzione – ha detto ancora in chiusura il primo cittadino – e ringrazio la comandante Aiello e le sue collaboratrici per il lavoro fatto e la delicatezza osservata nei confronti di queste donne che più che colpevoli sono delle vittime dei loro aguzzini che speriamo vengano assicurati alla giustizia. Mi complimento con il vicequestore Arcidiacono per aver dato ascolto alle nostre segnalazioni e aver organizzato l’intervento congiunto nel giro di poco tempo. Un ringraziamento, infine, va anche al questore di Cosenza Michele Spina che ha autorizzato l’intervento e firmato i relativi provvedimenti. Oggi è arrivato un chiaro segnale: Comune e forze dell’ordine vanno nella stessa direzione».