Ritrovati senza vita quattro esemplari di gatto. Nati da pochi giorni nel giardino di una casa nella parte nord della città di Castrovillari (nella zona dell’Unieuro) sono forse vittima dell’avvelenamento da parte di qualche vicino che mal tollerava la loro presenza.
«Non amarli è una scelta ma ucciderli è davvero una crudeltà» scrive la donna che li ha visti «soffrire atrocemente» durante la loro agonia. La proprietaria degli animali sporgerà denuncia contro ignoti ma l’episodio ha registrato anche l’intervento dell’amministrazione comunale di Castrovillari che ha espresso «un forte sentimento di rammarico e condanna nei confronti degli atti vigliacchi di avvelenamento dei gattini randagi presenti sul nostro territorio che si sono perpetrati negli ultimi giorni. Sembra infatti che l’avvelenamento appaia come la naturale soluzione a indesiderate presenze di animali, in questo caso di gatti, che peraltro non costituiscono neanche un problema di sicurezza sociale».
Per l’amministrazione comunale «tali atti, sicuramente non degni di una società moderna ed evoluta, non possono essere consentiti perciò si coinvolgeranno le forze dell’ordine affinché intervengano con indagini scrupolose ed efficaci volte a individuare i colpevoli di questi aberranti reati. Sebbene non esistano strutture dedicate quali i gattili pubblici nella regione Calabria, né tantomeno si hanno le risorse economiche ed umane per realizzarne nel nostro territorio, si tiene a precisare che la buona pratica della “Colonia Felina” è autorizzata dal Comune attraverso l’Ufficio Ambiente e prevede, una volta individuato un responsabile tra i cittadini che ne facciano formale richiesta, la possibilità di effettuare le sterilizzazioni dei felini da parte dell’ASP in modo da controllarne e limitarne la riproduzione garantendo agli stessi le cure minime necessarie da parte di cittadini volenterosi».