L’attività di screening per la prevenzione del tumore al seno presso l’ospedale Spoke di Castrovillari riparte. E lo farà in una data simbolica, l’8 marzo nel giorno della Festa della Donna. Dopo una lunga battuta d’arresto durata ben cinque anni e causata da carenze strumentali e di personale, notevolmente aggravate dalla pandemia, ora si può ritornare a fare prevenzione, grazie al reclutamento di nuovo personale e all’implementazione del parco tecnologico pianificata dalla Regione Calabria, che ha consentito la sostituzione del precedente mammografo analogico obsoleto e troppe volte guasto con uno digitale all’avanguardia e con una migliore precisione diagnostica. Lo annuncia Valentina Amenta, responsabile provinciale Sanità Cosenza membro del direttivo di Forza Italia di Castrovillari, soddisfatta di aver concluso positivamente l’impegno preso alcuni mesi nel corso di un evento organizzato da Azzurro Donna dedicato proprio alla prevenzione delle neoplasie femminili.
«Determinante – spiega la Amenta – l’interlocuzione con la Presidente della Commissione Sanità Pasqualina Straface, che si è immediatamente attivata in seguito alla nostra richiesta e si è impegnata in tal senso fino al raggiungimento dell’agognato risultato. Ovviamente ciò non sarebbe stato comunque possibile senza la disponibilità e la grande abnegazione della responsabile del reparto di Radiologia dottoressa Maria Romano e della responsabile dell’Unità Screening Oncologici Asp Cosenza dottoressa Anna Giorno».
«Abbiamo pensato che la giornata internazionale della donna potesse diventare una preziosa occasione per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere il tema della salute femminile, per ricordare alle donne quanto sia importante prendersi cura della propria salute e che uno dei modi per farlo è aderire ai programmi di prevenzione; l’adesione ai programmi di screening – crollata in tutta Italia nel post-covid – purtroppo nella nostra regione risulta ancora troppo bassa, soprattutto nella provincia di Cosenza, nonostante i numeri delle nuove diagnosi siano in continuo aumento; lo scarto tra le adesioni in Calabria e quelle nelle altre regioni meridionali è enorme: se per le mammografie la Sicilia raggiunge l’obiettivo UE del 90%, la Campania quello del 53%, la vicina Basilicata arriva al 69%, la Calabria è purtroppo ferma al 4,8%. Per l’AIRTUM ( Associazione italiana registro tumori) si tratta, infatti, della regione nella situazione più critica».
«In un contesto simile – aggiunge la responsabile provinciale Sanità di Forza Italia – diventa vitale rafforzare ogni azione mirata a contrastare il ritardo diagnostico e a favorire la prevenzione, partendo in primis dall’educazione alla prevenzione che consiste nell’Informare sui correnti stili di vita e sulle misure che consentono una diagnosi precoce, come gli screening oncologici. Una buona notizia, insomma, per tutte le donne del territorio, poiché non si tratterà di una giornata isolata, ma di una misura strutturale del nostro ospedale che consentirà un semplice accesso alla prestazione anche a coloro che hanno difficoltà a spostarsi a Cosenza e a fare ricorso alle strutture private e che in questi anni probabilmente hanno dovuto rinunciarvi. Crediamo sia innegabile il cambio di passo voluto dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – in qualità di Commissario alla Sanità – che sta cercando con la sua squadra di recuperare il gap esistente tra la nostra regione e altre realtà più virtuose del Paese, non senza difficoltà considerate le condizioni di partenza! Il nostro obiettivo rimane sempre quello di rimettere in moto il motore della Sanità, affinché finalmente si garantisca a tutti i cittadini calabresi il diritto alla salute e l’accesso equo ed universale alle prestazioni sanitarie».