Arriva nel primo pomeriggio nel piazzale della casa circondariale di Castrovillari, il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove con delega al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Ad attenderlo gli uomini di Fratelli d’Italia della città del Pollino e gli stati generali del partito a livello provinciale. Il segretario provinciale di Fdi, Angelo Brutto, il commissario cittadino, Andrea Davoli, il vice presidente della Provincia, Giancarlo Lamensa, il dirigente provinciale Vincenzo Ventura. Insieme a Delmastro anche il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, ed il neo senatore della Repubblica Ernesto Rapani.
«Sono qui per una visita all’istituto penitenziario di Castrovillari che per collocazione georafica è particolarmente interessante ed importante». La città del Pollino è una delle tappe del tour tra i 190 istituti italiani di detenzione. Dopo il Pollino sarà Rossano la tappa successiva di questo viaggio itinerante in Calabria.
Un «segno di vicinanza agli uomini della polizia penitenziaria» – aggiunge – con i quali si intratterrà di lì a poco nella sala conferenze insieme al direttore della struttura di viale Cosmai, Mario Antonio Galati, per raccogliere sollecitazioni e informazioni «in ordine all’edilizia penitenziaria» e per «conoscere – aggiunge Delmastro – una realtà che devo valorizzare e può aiutare l’Itaia nel contrasto alla criminalità organizzata».
Rafforzare gli organici
Uno degli annosi problemi delle carceri italiane che si riverbera anche nel Pollino è la mancanza di personale. Organici sempre più sfilacciati, segnati dai pensionamenti di uomini e donne, ai quali il Governo intende dare risposte immediate. Nella finanziaria creata in trenta giorni «abbiamo trovato risorse per mille extra assunzioni di uomini e donne di Polizia Penitenziaria» aggiunge il sottosegretario con delega al Dap, sottolineando che 1700 nuovi agenti stanno finendo il corso di formazione.
Organici che andranno a rafforzare il personale già presente anche nell’istituto castrovillarese e che consentiranno di «far operare serenamente a pieno organico la polizia penitenziaria» riverberando l’effetto sicurezza anche nei confronti dei detenuti.