Integrazione e cucina, queste le parole chiave della presentazione del nuovo libro “Ethnikitchen” a cura del sistema per accoglienza per rifugiati politici “SAI”, attivo già dal 2014 nel territorio di San Basile. «Non solo ricette, ma storie di popoli e nazioni» ha affermato la coordinatrice del progetto Caterina Pugliese descrivendo il libro, composto da 24 ricette, alcune tipiche dei Paesi di provenienza delle beneficiarie dell’associazione e altre di provenienza arbëreshë, presentate dalle operatrici.
Una iniziativa nata «tra i banchi di scuola», ha spiegato la responsabile alla scolarizzazione e all’alfabetizzazione Angela Bellizzi, proprio perché «il cibo è uno strumento per avviare uno scambio». Uno scambio che è assolutamente ben riuscito e che, nonostante le svariate diversità di culture, ha accomunato tutti grazie ad un ingrediente comune, ovvero i semi di sesamo. Molto utilizzato nelle nostre terre nel periodo natalizio per la preparazione del dolce croccante ma anche estremamente comune nella cucina tunisina, marocchina e siriana.
L’operatrice del Sai ha sottolineato che il libro non viene proposto come un manuale, bensì come una spiegazione della preparazione casalinga delle pietanze, ricordando che «la cucina è il cuore della casa». All’interno del libro si trova anche una ricetta, ovvero quella del “riso guldn” iracheno (cioè riso colorato) che è stata proposta dalla vincitrice del contest amatoriale “Rice Challenge”. Inoltre scansionando il QR code stampato sul retro è possibile accedere a 5 video-ricette, tra cui quella appena citata. Alla presentazione era presente anche il sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi, il quale ha ringraziato coloro che hanno contribuito al progetto. La serata si è conclusa con l’assaggio di alcuni dolci le cui ricette erano presenti nel volume, come le Msemmen marocchine e il Bakllava turco.