Continua a crescere fortemente il consenso attorno alle ragioni del “No alla Riserva Naturale di Castrovillari e, soprattutto, crescono le adesioni dei cittadini e delle associazioni del territorio di Castrovillari all’interno del Comitato per il “NO”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa dallo stesso nella giornata di oggi.
“Dopo la manifestazione pubblica organizzata negli scorsi giorni dal Comitato – che ha registrato la partecipazione massiccia dei cittadini castrovillaresi (centinaia le firme di adesione al comitato depositate in poco più di un’ora) oltre agli interventi autorevoli di sostegno all’iniziativa da parte del Sindaco di Morano Calabro e di altri amministratori del territorio -, il comitato è pronto a mobilitare in maniera vigorosa tutti i propri aderenti, favorendo il flusso di corretta informazione rispetto alle ragioni che legittimano le posizioni del “NO RISERVA”. A tal ragione, nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 il Comitato organizzerà un gazebo informativo angolo via Roma-C.so Garibaldi.
Una “lotta di libertà a difesa del territorio quella dei cittadini” del “Comitato del NO”, oggi più forte e sostenuta pure con vigore da NOI MODERATI, dal neonato Comitato degli Imprenditori del P.I.P. di Castrovillari e dalle maggiori Associazioni del mondo agricolo, quali COLDIRETTI, COPAGRI (Confederazione di produttori agricoli), FNA (Federazione Nazionale Agricoltori) e FENAPI (Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori), sigle, quest’ultime, che hanno tutte aderito formalmente al comitato”
Tra le ragioni che alimentano l’impegno e la resistenza del Comitato del “NO” rispetto alla proposta di Legge regionale istitutiva dell’area protetta, v’è soprattutto la diversa visione che si può avere di quell’ampia fascia di territorio e più in generale di quella parte di città.
A tal ragione, si legge ancora nella nota – “si rifletta sul fatto che un’area così estesa e ampiamente antropizzata, che ospita già la zona P.I.P., la zona degli sport rumorosi, l’area dell’aviosuperficie, diverse imprese turistiche ed alberghiere, strategicamente deve rappresentare una zona di sviluppo e di progresso della città e non può essere licenziata come area improduttiva e, per questo, da vincolare per sempre, svuotandola di ogni significato produttivo e di futuro per l’economia della città di Castrovillari. A maggior ragione per la strategica vicinanza di quell’area all’autostrada A2 del Mediterraneo che, se immediatamente collegata all’area P.I.P. e, congruamente connessa alla S.S. 106 tramite il nascente viadotto da realizzare in zona c.d. “Pietà” (il cui iter progettuale è ormai completo), potrebbe significare, definitivamente, una straordinaria opportunità di rilancio di un’area produttiva con ancora troppo potenziale inespresso. A tale evidenza, si deve aggiungere come un’area protetta nell’area Nord della città, inciderebbe drammaticamente sul futuro della zona di Insediamento Produttivo, la quale area, verrebbe plasticamente circondata e soffocata dalla riserva senza possibilità di sfogo o di sviluppo ulteriore, con effetti catastrofici sulla già esile economia cittadina. A ciò si aggiunga pure le evidenti difficoltà che sconterà il mondo dell’agricoltura atteso che il fenomeno dell’incremento della popolazione dei cinghiali tende a crescere in maniera esponenziale all’interno delle aree protette con evidenti gravi danni per le produzioni agricole”.
Questo è il tema: “si può sacrificare l’economia già fragile della città e la sua visione di sviluppo in nome di un ambientalismo esasperato? In una città già gravata da vincoli di varia natura e soffocata dalla morsa della crisi possiamo permetterci altri pesi e vincoli che avranno poi una ricaduta diretta e negativa sull’economia reale della città?”.
Vale la pena, poi, sottolineare con forza continua la nota – “come il Comitato del “ No riserva naturale a castrovillari” è fortemente contrario a progetti di insediamento selvaggio di pannelli fotovoltaici su tutta l’area oggetto della proposta di legge e che s’impegnerà, in tutte le sedi competenti, per impedire che l’area Nord della città di Castrovillari possa trasformarsi in un concentramento di specchi solari poiché la vocazione di quell’area deve essere altra e diversa. Tuttavia, si precisa come la vicenda degli impianti di energia solare incide sul tema della gestione del territorio e dunque da rimandare ai competenti organi amministrativi, vicenda questa, che non può certo essere una responsabilità da accollare ai cittadini che, legittimamente, difendono il territorio rispetto ad iniziative contrarie al loro volere. Ed invero, a tal ragione, si invitano le forze politiche cittadine a riprendere il ragionamento sul Piano Strutturale Comunale, strumento di organizzazione dell’assetto del territorio da troppo tempo tenuto in stand-by e unico meccanismo capace di incidere fattivamente sulle idee di sviluppo urbano delle città e capace, per esempio, di disinnescare gli appetiti degli imprenditori del solare sull’area Nord della città”.
In ultimo,conclude la nota- ” facendo proprie le istanze di bonifica dell’area Nord della città, in tal senso, ci sentiamo di fare un appello accorato alla politica regionale, affinché con sollecitudine e con amore per questo nostro territorio, s’impegni fattivamente, con atti di volontà politica, nel contribuire alla soluzione della vertenza ambientale della c.d. RICIGOM, non più procastinabile e, pertanto, a tenere in considerazione le motivazioni prevenienti dai cittadini del “No alla riserva””, dal mondo agricolo e dal mondo imprenditoriale, che hanno legittimato la nascita del Comitato del No e che continuano ad alimentarlo riscontrando ogni giorno un crescente ed impressionante coagularsi di consenso attorno a tale battaglia”.