“Sul Pollino abbiamo già dato, stiamo proteggendo la natura dal 1993”. Ad affermarlo è l’ex consigliere provinciale di Forza Italia Gianluca Grisolia che interviene attraverso una nota stampa sulla riserva pedemontana di Castrovillari che in questi giorni ha creato un dibattito tra favorevoli e contrari.
“Richiamo in premessa la lettera dell’amico Consigliere Ferdinando Laghi inviata qualche giorno fa alle massime Istituzioni regionali e del territorio con l’obiettivo in proposta di legge di istituire una riserva naturale pedemontana di circa 3,5 Km2. Lettera in cui si esaltano le bellezze naturalistiche come volano di sviluppo in antitesi ad un paventato impianto fotovoltaico! A scanso di equivoci, dico subito che sul forovoltaico sono d’accordo con Laghi ! Non mi piace” afferma Grisolia che però non nasconde le sue “perplessità” ricordando come l’estensione del Parco del Pollino, tre volte quello della Sila e l’Aspromonte, abbia “calpestato la democrazia reale dei territori ( se solo pensiamo che l’iter di quella famosa perimetrazione del 93 fu calata dall’alto, si diceva provvisoriamente, senza reale concertazione sui territori.
Da Sindaco, continua Grisolia, “nel lontano 2003-2004 provai a far ragionare, anche aiutato da Jole Santelli a far riaprire questa discussione con la speranza che qualcuno capisse che gestire 2000 Km2 peraltro antropizzati e con aree industriali o vecchie centrali al proprio interno fosse una follia pura”. Grisolia non ci riuscì. Oggi “non voglio fare l’errore di passare per un anti ambientalista ma le motivazioni del pseudo sviluppo paventato dall’amico Laghi per far creare una ulteriore riserva su altra riserva appare facilmente opinabile. Anche visto il depauperamento demografico che proprio sul pollino oggi paghiamo di più”.
Si evidenzia “nella nota di Laghi che un intero territorio vuole una seconda riserva, citando pure qualche associazione che francamente neppure conoscevo. A me pare invece che su un intero territorio non c’è stato ( colpevolmente) nessun vero dibattito sul punto”. Grisolia quindi chiede ai vertici del suo partito, il cui assessore e coordinatore provinciale abita tra l’altro questi nostri posti e dunque conosce anche la storia del Parco e successivamente anche a tutti i consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra di non portare direttamente in Consiglio Regionale una tale proposta, spacciata per discussa e inanemente condivisa ma di aprire un vero dibattito politico democratico, ome a me pare non sia stato fatto fino ad oggi. Credo sia importante una discussione democratica in cui ogni soggetto spieghi bene le proprie ragioni ! Del resto aderisco da anni alla filosofia di Forza Italia e del centrodestra per questo”.