Servono nuovi agenti per i Commissariati di Pubblica Sicurezza di Castrovillari e Paola. Lo dice senza mezzi termini il segretario provinciale del Siulp Cosenza, Ezio Scaglione, in un comunicato denuncia che mette in luce le difficoltà del momento per il personale della Polizia di Stato. Diversi tanti sono stati trasferiti ad altra sede o sono andati in quiescenza e non sono stati sostituiti da nessuno. «Personalità ed Autorità – spiega Scaglione – hanno sempre accolto con garbo le rivendicazioni e le preoccupazioni del SIULP, convenendo sulla necessità di correre ai ripari per dare giuste risposte alla domanda crescente di sicurezza dei territori di competenza, ma alle parole è sempre seguito il nulla o il quasi nulla».
Il quadro è lampante: «con risorse risicate di personale e mezzi non è possibile garantire gli attesi alti livelli di efficacia ed efficienza nella lotta al crimine e nell’affermazione dello Stato nel controllo del territorio». Il Commissariato di PS di Castrovillari ha una giurisdizione ampissima che conta ben trentanove comuni (tra i quali la stessa città di Castrovillari, Cassano allo Jonio e tanti comuni del Pollino e dell’alto Jonio cosentino).
Castrovillari, tra l’altro, è sede di una delle Procure della Repubblica avente giurisdizione territoriale tra le più estese d’Italia e comprendente anche la città di Corigliano-Rossano che è la terza città più popolosa della Calabria.
Analogamente, il Commissariato di PS di Paola ha una giurisdizione che comprende i territori dei comuni del litorale tirrenico cosentino da Tortora ad Amantea e fatica finanche a garantire il servizio di Volante in città. E’ comprensibile, pertanto, lo stato d’animo non ottimale delle poliziotte e dei poliziotti che, nonostante tutto, con grande spirito di servizio ed abnegazione stanno moltiplicando gli sforzi, in attesa di rinforzi, negli anni anche annunciati, che però mai arrivano.
«A fronte di tali criticità – aggiunge Ezio Scaglione – il personale dei due Commissariati deve farsi carico di pretese operative sempre maggiori, associate a tagli sullo straordinario. L’equazione è presto fatta: l’Amministrazione della PS chiede più lavoro con meno personale e minori risorse economiche. La reale previsione (vista la coperta sempre più corta) è che, se non si corre ai ripari con immissione di nuovo personale negli organici, a breve, o si garantisce il servizio di prevenzione e di controllo del territorio o quello dei servizi amministrativi e dell’ordine pubblico. Al riguardo le scelte spettano al signor Questore ed al Capo della Polizia – Direttore Generale della PS per quanto di rispettiva competenza ed all’attuale Governo che, per slogan, è vicino ai problemi degli apparati e degli appartenenti alle Forze di Polizia, vicino alla gente e sensibile ai temi della sicurezza».