Legalità e corretta gestione dei rifiuti. E’ stato questo il tema dell’incontro con gli studenti tenutosi presso l’auditorium dell’Istituto d’Istruzione Mattei-Pitagora-Calvosa ed inserito all’interno del vasto programma del Festival della legalità di Castrovillari. Dopo il benvenuto da parte del Vice Preside Francesco Mazza, a illustrare il fenomeno e le problematiche ad esso legate, coordinati dalla giornalista Chiara Fazio, sono stati l’Assessore all’Ambiente del Comune di Castrovillari Pasquale Pace ed il Comandante Regionale dei Carabinieri Forestali Colonnello Giovanni Misceo. Misceo, accompagnato dal Vice Comandante regionale Ten.Col Glenda Alesci e dal Comandante del Gruppo di Cosenza Ten.Col. Vincenzo Perrone, ha presentato compiti e ruoli dei suoi militari concentrando l’attenzione sull’azione importante che ogni cittadino deve compiere per il bene dell’ambiente e per la corretta gestione dei rifiuti. Proprio alle nuove generazioni si è rivolto evidenziando e facendo riflettere loro come il legislatore nell’articolo 9 della Costituzione abbia inserito la tutela ambientale, la biodiversità e gli ecosistemi. Pasquale Pace evidenziando l’importante ruolo dello Stato sul territorio e l’operato dei militari dell’Arma Forestale ha illustrato le varie attività poste in essere dall’Amministrazione Comunale evidenziando anch’esso l’importante ruolo delle nuove generazioni e ancora una volta la mancanza di moderni impianti pubblici in Calabria.
Ma non è stata questa l’unica giornata del Festival che ha visto protagonisti i Carabinieri Forestali. Nei giorni scorsi sono stati i militari del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza a far visita ai giovani e giovanissimi delle scuole elementari di Via Roma e le classi II della scuola media. Un incontro di divulgazione ambientale che ha visto protagonisti proprio i più piccoli attraverso anche un gioco legato ai tempi di degradazione dei rifiuti. Particolarmente emozionante la proiezione del video realizzato dall’Arma su Giovanni Falcone e sul progetto legato al progetto un Albero per il Futuro, Il ficus macrophylla di via Notarbartolo 23, dove viveva il giudice ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992 e che è oggi diventato un simbolo del contrasto alla mafia. Da alcuni anni militari dell’Arma Forestale prelevano le talee per poi attraverso un processo di duplicazione essere donate sul territorio nazionale per poi essere messe a dimora sul territorio nazionale