Sette giorni di incontri, dibattiti, proiezioni cinematografiche, letture, riflessioni con operatori della giustizia, associazioni impegnate nella lotta alla criminalità, uomini delle istituzioni, familiari di vittime di mafia. E’ la sintesi della seconda edizione del Festival della Legalità, evento progettato e realizzato dall’amministrazione comunale di Castrovillari che inizierà il 17 maggio alle ore 9:00 con l’incontro sulle migrazioni “Le rotte della morte” e si concluderà il 23 maggio in ricordo delle vittime della strage di Capaci con il corteo studentesco “La strada della legalità”.
«Un calendario ricco di appuntamenti – hanno evidenziato il sindaco Domenico Lo Polito e l’assessore alla bellezza culturale Federica Tricarico – che vedrà la presenza di numerosi testimoni di giustizia sin dal primo giorno con il dibattito “Liberi dalle Mafie” con don Luigi Ciotti, attivista e fondatore di Libera e monsignor Francesco Savino, Vicepresidente Cei (previsto alle ore 19:30 presso il Teatro Vittoria). Tanti gli ospiti di questa seconda edizione che avrà un focus particolare sulle testimonianze dirette dei familiari di vittime di mafia. Attraverso le ricostruzioni di storie e racconti che hanno segnato la nostra terrà, si tenderà a suscitare l’emotività degli studenti e della società civile, in un’ottica non solo di ricordo, ma soprattutto di stimolo ad una corretta formazione del libero pensiero».
Protagonisti dei vari spazi culturali saranno gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che, nel corso del fitto programma, incontreranno i protagonisti della magistratura, ascolteranno storie che hanno segnato la nostra terra, incentreranno l’attenzione su alcuni testimoni di legalità, affronteranno dibattiti sui temi della violenza contro le donne, delle migrazioni, della costituzione, delle problematiche sociali e giovanili. Spazio sarà riservato anche alle letture e ai laboratori per i più piccoli, ma anche all’inaugurazione di una strada pubblica intitolata al giudice Rosario Livatino.
«Un festival culturale sostenibile e di prospettiva – ha specificato l’assessore al turismo e spettacoli, Ernesto Bello – frutto di un organizzazione orizzontale che ha permesso la creazione di una vera e propria rete di legalità grazie alla collaborazione dei dirigenti e del corpo docenti degli istituti scolastici, della Procura della Repubblica di Castrovillari, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, dalla Casa Circondariale di Castrovillari, dell’AIGA di Castrovillari, dell’ANPI di Castrovillari, della CGIL FLI Pollino Sibaritide Tirreno, delle associazioni Mystica Calabria e Khoreia 2000, del Cidis Onlus e di Libera contro le mafie. Un evento – conclude l’assessore Ernesto Bello – che è diventato un esempio di cittadinanza attiva: tutti attori e nessuno protagonista. Questa è la vera essenza di questo straordinario festival».