Le vallje, celebrazioni che si svolgono il martedì dopo la Pasqua da data immemorabile, si pensa risalgano al periodo delle emigrazioni per celebrare la vittoria di Skanderbeg sui Turchi e la conquista di Kruja da parte delle truppe dello stesso. In seguito le vallje hanno rappresentato un momento celebrativo dell’etnia, per ricordare a tutta la comunità della diaspora la propria identità, il patrimonio etnico-culturale, fatto di tradizioni, di valori e di una propria visione della vita che in questa celebrazione ad alta voce conferma e trasmette con il canto alle generazioni più giovani.
A Civita scendono per le strade le ridde femminili, un tempo non molto lontano anche quelle formate da soli uomini “Plezit”, le prime formate da donne sposate e nubili, a capo della ridda si pongono due uomini che guidano i movimenti della danza, la quale si muove sulle note di leggendarie rapsodie. I movimenti sono avvolgenti spesso a spira e non sarebbero altro che una rappresentazione-celebrazione della tattica militare usata da Skanderbeg, la regola vuole infatti che la Vallja con il suo incedere, imprigioni al suo interno delle persone rappresentate nel presente da forestieri e fatte prigioniere, le quali per essere liberate devono pagare il simbolico riscatto, devono offrire da bere e da mangiare per poi essere ringraziate con il canto.
I gruppi che parteciperanno all’edizione 2024 sono Shpirti Arberesh di Cerzeto, Ullania di San Benedetto Ullano, Katundi Joni di San Marzano di San Giuseppe (Ta), Oreste Ventrice Gruppo folk di San Nicola dell’Alto (Kr), il Gruppo folk di Palataci, Kengetaret Te kazallvjeter di Casalvecchoo di Puglia (Fg), il gruppo folk “I giganti di Taurianova” dei fratelli Taverna, il Gruppo Pa setoli e le Vallje civitesi.
Durante la manifestazione verrà conferita la cittadinanza onoraria al noto conduttore televisivo Giorgio Mastrota. A chiudere l’edizione 2024 sarà il gruppo di Casalvecchio di Puglia.