Una settimana intensa di momenti di confronto e approfondimenti sul tema della legalità. “Capaci di resistere” è il tema conduttore della seconda edizione del Festival della Legalità, l’evento voluto dall’amministrazione comunale di Castrovillari che quest’anno si concentra in particolar modo sulle vittime di mafia e le stragi che hanno cambiato il Paese e si impreziosisce del patrocinio morale della Fondazione Falcone e della Casa di Paolo, le realtà associative nate dalle famiglie Falcone e Borsellino che hanno condiviso obiettivi e contenuto del festival. «Patrocini importanti che testimoniano che la strada intrapresa lo scorso anno è quella giusta» commenta l’amministrazione comunale attraverso il Sindaco, Domenico Lo Polito e l’assessore Ernesto Bello.
La seconda edizione del Festival della Legalità che partirà il 17 maggio si chiuderà proprio il 23 maggio, ricordando la strage di Capaci in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Oltre sessanta gli appuntamenti previsti fra incontri, dibattiti, laboratori, film, riflessioni con operatori della giustizia, associazioni impegnate nella lotta alla criminalità, uomini delle istituzioni, impreziositi dal Salotto della Legalità, uno spazio outdoor su via Roma nelle giornate del 20 e 21 maggio, in cui verranno raccontate storie di legalità attraverso libri, poesia e arte. Protagonisti saranno i giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado che, nel corso del fitto programma, incontreranno uomini e donne della magistratura, ascolteranno storie che hanno segnato la vita del Paese, focalizzeranno l’attenzione su alcuni testimoni di legalità, affronteranno dibattiti sui temi del caporalato, la mafia dei rifiuti, le migrazioni, la costituzione, gli errori giudiziari e le grandi stragi che hanno segnato la vita italiana.
«Una manifestazione densa di contenuti ed emozioni, di memoria e consapevolezza – ha ricordato l’assessore al turismo e spettacoli, Ernesto Bello – che permetterà alle nuove generazioni e alla società civile nel suo complesso di fare una riflessione importante sulla legalità e sul valore che la stessa ha per la strutturazione di una società libera da soprusi. Un evento reso possibile – conclude l’assessore – dallo straordinario lavoro posto in essere dalle istituzioni scolastiche che, attraverso l’impegno dei dirigenti e del corpo docenti, rappresentano il vero motore del festival».
La cultura della legalità «va alimentata dalle scelte quotidiane che ci permettono di rafforzare il legame tra la società civile e la pubblica amministrazione – ha ricordato il sindaco, Domenico Lo Polito – parlando ai giovani e coinvolgendoli in prima persona in una esperienza di questo genere vogliamo sottolineare che da noi la criminalità organizzata non ha spazio di manovra. Gli eventi di cronaca nera, anche di questi giorni, vanno stigmatizzati e raccontati: solo così consegneremo ai nostri giovani una verità che per quanto cruda deve essere conosciuta per essere evitata».